28.4.08

Aica, Bolzano - Contro la TAV del Brennero vietato protestare

Il Presidente Giorgio Napolitano all’inaugurazione del cantiere del TAV del Brennero.
Polizia cerca di impedire ai manifestanti di raggiungere la cerimonia per l’inizio dei lavori al traforo del Brennero

Questo pomeriggio si darà il via alla cerimonia d’inaugurazione del cantiere da 6 miliardi di euro per la costruzione della “galleria di base del Brennero”, snodo fondamentale per la realizzazione del Corridoio 1 della TAV, l’asse che, attraversando verticalmente l’Italia, collegherà Palermo a Berlino. Cerimonia a cui parteciperà anche Giorgio Napolitano il quale poserà simbolicamente la prima pietra.
Alcuni gruppi dei comitati No TAV / Kein BBT, organizzatisi per portare la loro protesta contro la costruzione della linea ad alta velocità davanti al Capo dello Stato, si sono visti però negare il diritto di esprimere il loro dissenso.
Già avvertiti durante la partenza da un dispaccio Ansa che annunciava come la questura non accettasse alcun tipo di contestazione durante la manifestazione, raggiunta l’uscita dell’autostrada di Bolzano, i comitati hanno trovato parecchi camioncini della polizia e alcune macchine della digos pronti a scortarli per farli deviare o bloccare prima dell’arrivo al paesino di Aica, dove sono iniziati i lavori del cunicolo esplorativo per la realizzazione del traforo.
Raggiunto ai nostri microfoni Donatello Baldo, Centro sociale Bruno di Trento, assicura che la giornata comunque non sarà infruttuosa e che in qualche modo l’avvio di questi lavori verrà contestato.
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Ore 15.00
Gli attivisti del Centro sociale Bruno e di Officina Ambiente riescono a raggiungere i comitati sudtirolesi e spostarsi assieme a loro verso un promontorio.
Lì vengono issati degli enormi striscioni rivolti verso il cantiere in cui si svolge la manifestazione di inaugurazione. La polizia raggiunge le pendici di questa collina e afferma che non è concessa l’esposizione degli striscioni.
Dopo un concitato parlamentare, e la richiesta di non interferire con la libertà di espressione, i comitati locali impongono alla questura la loro volontà di manifestare, seppur a distanza, la loro contrarietà al progetto TAV.

Ore 16.00
Muovendosi a piedi, gli attivisti di Officina Ambiente e del Cs Bruno, assieme ad alcuni dei comitati locali, riescono a raggiungere la statale 12 e posizionarsi sul tragitto che percorrerà il presidente Napoletano.
Subito bloccati dalla polizia, mantengono però la posizione e riescono a esporre i manifesti e gli striscioni al passare della delegazione presidenziale.
Un gruppo di attivisti del comitato No Tav-No inceneritore di Trento, che hanno raggiunto Aica a bordo di un pullman, non sono nemmeno riusciti a scendere dal mezzo e sono stati scortati lontano dal luogo dell’inaugurazione.
Si apprende, da un’agenzia ANSA, che i manifestanti che hanno raggiunto la collinetta e quelli che hanno raggiunto la statale 12 saranno denunciati per manifestazione non autorizzata.

Ascolta il commento finale della giornata di Stefano Bleggi, Centro sociale Bruno
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