28.8.08

Inceneritore Sandoz: parla un'ex-dipendente

Riceviamo dal gruppo PartecipAzione Cittadini Rovereto e volentieri pubblichiamo la testimonianza di Anna, ex-dipendente della Sandoz, che racconta la difficile esperienza vissuta come lavoratrice nel laboratorio chimico dell’azienda roveretana.

Dalla testimonianza emerge che Sandoz negli anni ha versato reflui tossici senza depurarli.


Vedi anche:

Sandoz: ti fidi di un'azienda così?

27.8.08

30-31 agosto: manifestazione contro il collegamento San Martino-Passo Rolle

PrimieroViva organizza per il 30 e 31 agosto una grande manifestazione presso i Laghetti di Colbricón, nel cuore del Parco Naturale Paneveggio - Pale di San Martino [Trentino, Italia].

Questo angolo di paradiso al cospetto delle Dolomiti è minacciato da un progetto di collegamento funiviario deturpante, illogico e antieconomico, pagato per più di due terzi con soldi pubblici e spacciato come unica soluzione alla crisi del turismo invernale del comprensorio.
Ci incontriamo per ribadire la necessità di una maggiore attenzione per la montagna, il suo ambiente, le sue genti... per costituire un'alleanza contro la svendita del territorio, gli sprechi, le rapine e le imprese fallimentari!
Programma di massima
• Sabato 30 agosto - pomeriggio: arrivo e occupazione pacifica della riserva integrale
• Sabato 30 agosto - sera: incontro, musica, silenzi, parole...
• Domenica 31 agosto - mattino (ore 11:00): GRANDE FORUM APERTO

Come arrivare ai laghetti di Colbricón:
Da Passo Rolle
• Parcheggio al Passo o in prossimità della Malga
• Sentiero per i Laghetti alla base dell'impianto "Paradiso"
• Percorso facile e semipianeggiante [ca. 45 min.]
Disponibile Joëlette per facilitazione trasporto disabili
Da San Martino di Castrozza
• Portarsi in zona Cés, parcheggio piazzali bassi (no Malga Cés)
• Salita per il sentiero sul versante sinistro della Val Bonetta [ca. 60 min.]

Cosa portare:
Il necessario per la sussistenza. Per chi intende trascorrere la notte in quota: tenda e abbigliamento adatto (ca. 2.000 m. slm), strumenti di illuminazione.

La manifestazione è aperta a tutti e si svolgerà sotto qualsiasi condizione meteorologica.

Hanno finora aderito:
Comitato per la Difesa del Torrente Vanoi e delle Acque Dolci, AlterPan, Officina Ambiente, Dolomiti Toxic Tour, Agenda 21 di Primiero, Cipra Italia, WWF Trentino Alto Adige, Legambiente Trentino, LIPU, Mountain Wilderness Italia, SAT - Società degli Alpinisti Tridentini, Italia Nostra sez. Trentina, Comitato Prà Gras - Fonzaso (BL).

Approfondimenti sul progetto di collegamento "San Martino di Castrozza - Passo Rolle":
[ Visita ] il sito dell'associazione PrimieroViva
[ Guarda ] il filmato sui laghetti di Colbricon

24.8.08

Verso la manifestazione del 30 e 31 agosto: No allo stupro del Colbricon

Venerdi mattina, 20/08, uno striscione svettava sopra la galleria Pedesalto a Fonzaso (BL), lungo la strada che va verso il Primiero. Inequivocabile la scritta: “NO ALLO STUPRO DEL COLBRICON" a firma del dolomiti toxic tour.

Un chiaro riferimento allo scellerato progetto di collegamento funiviario deturpante, illogico e antieconomico, che minaccia una delle ultime zone incontaminate del Primiero.

Purtroppo a mezzogiorno non c’era più, rimosso dalle forze dell’ordine con la solita solerzia: a senso unico, visto che quando si tratta di coperture in amianto (tonnellate nei nostri territori), di forni fusori illegali e “legali” (Metalba a Fortogna e Sapa a Feltre, per citarne alcuni), e mille altre nocività… chi decide chiude gli occhi. L’importante è nascondere la realtà, spacciare per vera l’immagine delle Dolomiti belle e incontaminate… una merce come tante altre, da vendere e spendere.

Pertanto è ancora più importante rilanciare l’invito che ci giunge da PrimieroViva per l’occupazione pacifica della riserva integrale del Colbricon, il 30 e 31 agosto, contro l’outlet della montagna, gli sprechi le rapine e le imprese fallimentari.

Dolomititoxictour

23.8.08

Sabato 23 agosto a Forte Sommo Alto in difesa del territorio

Sabato 23 agosto dalle 14.00 alle 18.00 a Forte Sommo Alto (a Passo Coe di Folgaria) si terrà un pomeriggio di musica e protesta contro i nuovi impianti sciistici.
Ogni musicista può partecipare alla jam session in difesa del territorio.
Per informazioni: 3409668067 // officinambientetn@gmail.com


Approfondimenti:
[ Nuovi impianti sciistici a Folgaria ]

Sabato 23 agosto Apocrifi live a Mattarello


Approfondimenti:

[ Blog ] del comitato di Mattarello contro la base militare
[ Officina Ambiente ]

Info Apocrifi:
[ Sito internet ]
[ MySpaces ]

12.8.08

Sì al collegamento Pinzolo-Campiglio

Ok della Giunta Dellai. Costerà 25 milioni di €

Il sindaco William Bonomi e il presidente delle Funivie Pinzolo Antonio Masè ieri hanno hanno alzato un «flut» spumeggiante perché dalla Vallarsa (sede ai freschi della seduta) è arrivata la notizia che aspettavano: la giunta provinciale (unico «no» quello di Iva Berasi) ha messo il timbro sul «sì» dato dal Comitato per l'ambiente al collegamento Pinzolo-Campiglio: tre tronchi, partendo dagli attuali impianti attestati a Puza dei Fò, sul versante settentrionale del Doss del Sabion, scendendo a Plaza e risalendo verso il Colarin e il Patascoss; nuova pista Tulot, relativo impianto di risalita e parcheggio in località Tulot; sostituzione con prolungamento della seggiovia Cioca e della pista; realizzazione della variante pista Mandrel; impianto di collegamento Sant'Antonio di Mavignola-Plaza. Bonomi esulta nel senso più letterale del termine. «Una soddisfazione grandissima - afferma, anzi quasi grida -: voglio ringraziare Dellai e la giunta, la struttura della Provincia, quella comunale e delle Funivie. Grazie anche ai consiglieri comunali. Questa è un'opera condivisa da tutte le 13 amministrazioni della val Rendena; un progetto che assicurerà l'economia della zona per i prossimi vent'anni. So che ci saranno altre polemiche con gli ambientalisti, ma va tenuto presente il fatto che abbiamo migliorato il tracciato, che abbiamo cercato di renderlo più compatibile con l'ambiente. E poi sono soddisfatto per un altro fatto: dopo anni e anni di chiacchiere finalmente per questa valle c'è un fatto concreto». Tempi? «Il Parco ha adattato il piano oggi, entro breve l'approvazione di una variante al Prg. Per la Tulot inaugurazione nel Natale 2009; per il collegamento taglio del nastro a Natale 2010». E il presidente delle Funivie Pinzolo è, ovviamente, sulla stessa lunghezza d'onda. Con il sì al collegamento c'è il sì all'impianto e alla nuova pista Malga Cìoca - Tulot. «Grandissima soddisfazione anche per noi», afferma. Per loro è il momento dell'entusiasmo, ovvio, ma sotto non c'è anche un po' di preoccupazione? L'impianto e la pista Tulot sono a carico delle Funivie; 18 milioni già messi nel piano triennale di finanziamenti per gli impianti funiviari verranno assegnati dalla Provincia alla Trentino sviluppo che gestirà, con un appalto concorso che prevede la realizzazione e la gestione, per il collegamento che, però, dai conti fatti, di milioni di euro ne costerà 25. Insomma, sono investimenti solidi, se le cose non andassero bene sarebbe un dramma oltre che per le casse anche per l'immagine di Pinzolo e Campiglio. «No - ribatte deciso Masè - non abbiamo alcun dubbio: questo progetto è stato studiato, pensato e completato con l'impegno dei tecnici della Provincia ai quali va dato merito. Il risultato è positivo e io sono entusiasta». Bonomi, intanto, continua a ringraziare Dellai: «È stato di parola, anche se di lui non ho mai dubitato». Del resto, due giorni prima del voto di novembre che ha riportato William Bonomi sulla poltrona più alta del municipio di Pinzolo, Lorenzo Dellai è salito in Rendena dicendo chiaro e tondo che il collegamento era sulla rampa di lancio. Per il candidato del centro sinistra fu una spinta che contribuì a farlo stravincere. Ad aprile, sotto le critiche dei Verdi e della Sat, il progetto subì un inaspettato alt. Lo stesso Bonomi chiese la sospensione della procedura di Via: le polemiche rischiavano di diventare troppo forti ed erano state fatto osservazioni logiche, soprattutto nell'area che va da «Puza dai Fo'» a «Plaza», dove il primo tracciato sarebbe andato a finire sulle case da mont.

L'Adige, 9 agosto 2008

8.8.08

Primiero. Manifestazione il 30 e 31 agosto, come sette anni fa

Collegamento San Martino-Rolle, a Colbricon per dire «no»

Era il 27 agosto 2001, saranno il 30 e 31 agosto 2008. La storia si ripete e ha ancora per protagonisti il collegamento impiantistico tra San Martino di Castrozza e Passo Rolle, che dovrebbe sorvolare i laghetti di Colbricon nella riserva integrale del Parco naturale Paneveggio-Pale di San Martino, e i cittadini ambientalisti che, alla fine di questo mese come alla fine di agosto di sette anni fa, si ritroveranno intorno ai laghetti per dire «no» alla costruzione dell'impianto. La manifestazione in difesa dell'area naturalistica e archeologica del Colbricon è stata decisa lunedì da Primiero Viva, l'associazione che ha i propri punti di riferimento in Daniele Gubert (membro del Comitato di gestione del Parco) e Flavio Taufer. Questa volta, cittadini e ambientalisti, tesserati o solo simpatizzanti delle associazioni Italia Nostra, Wwf e Mountain Wilderness dormiranno anche, ai laghetti, inscenando una sorta di sit-in in difesa dell'area e violando appositamente i divieti di campeggio, vigenti proprio perché area di riserva integrale. Il rischio sarà una multa di 120 euro. Ambientalisti sanzionati per una nottata in tenda, impiantisti «premiati» dai contributi provinciali? Questo è il paradosso che sarà messo in luce con la manifestazione, i cui contenuti sono in fase di definizione. Ma si raccolgono ancora adesioni, che potrebbero veder apparire ai laghetti insospettabili amministratori di Primiero: un sindaco ieri ha detto che col pensiero ci sarà, anche se fisicamente forse no.

L'Adige, 08/08/2008

Legambiente "rinnova" la bandiera nera alla Comunità Montana Astico-Posina

A Verona Legambiente torna a criticare la Comunità Montana Astico-Posina
Fiorentini: «Un progetto brutto e sconsiderato»

Prima in regione nella classifica di Legambiente. Peccato soltanto che non si tratti di un riconoscimento, anzi. La comunità montana Astico - Posina si è aggiudicata la bandiera nera dell'associazione. Insieme ad altre undici località in tutta Italia ora potrà "vantare" il titolo di nemica delle Alpi. I criteri adottati dagli ambientalisti sono semplici: promosse le località che danno vita a progetti virtuosi e che mirano ad un rilancio della montagna preservando le peculiarità locali e valorizzando il territorio. Bocciati, invece, i comuni artefici di una speculazione turistica che «in nome di un business in declino come quello degli sci, punta in realtà ad ottenere finanziamenti che aprono possibilità e spazi per la cementificazione in ambiti di grande rilevanza». Esempio lampante, secondo Legambiente, sarebbe proprio quello dei Fiorentini. Nel documento stilato si legge : "Bandiera nera per aver utilizzato finanziamenti europei per i piani di sviluppo turistico in assenza di adeguata procedura di valutazione ambientale in siti sensibili, di pregiato valore storico ed ambientale". «Il progetto - ha considerato Lorenzo Albi, presidente di Legambiente Verona - prevede piste e strutture brevi, con un dislivello limitato. Preoccupa poi l'altezza: sarà quasi sempre impossibile contare su neve naturale. Ciò significa che, proprio in un momento in cui si parla tanto di risparmio energetico e di un uso moderato delle risorse idriche, si dovrà utilizzare l'innevamento artificiale». «Spesso ci sentiamo ripetere che noi ambientalisti siamo "fissati" con l'ambiente e non consideriamo le esigenze della popolazione. - ha continuato Valentina Dovigo, segretaria regionale - Riteniamo piuttosto che le scelte ecosostenibili vadano a vantaggio degli stessi cittadini». «Il progetto della Comunità montana Astico - Posina è destinato a deturpare il territorio sia con le piste da sci sia con l'edificazione di un villaggio turistico di 42mila metri cubi. Un'opera che, inoltre, non porterà alcun beneficio alla cittadinanza. Ci risulta infatti che, complessivamente, creerà solo quattro posti di lavoro fissi e 21 impieghi stagionali». Legambiente pone l'accento su quelle che, a suo parere, avrebbero potuto essere le alternative. Si tratta infatti di un'area di pregio non solo dal punto di vista ambientale e naturalistico ma anche, e soprattutto, storico. La valle è attraversata dal muro in sassi che costituiva il confine tra Italia ed Impero Austriaco fino al 1918; inoltre raccoglie importanti testimonianze della prima linea Austro-Italiana della Grande Guerra. «Abbastanza - ha concluso Valentina Dovigo - per ritenere che altre forme di valorizzazione sarebbero state da preferire. La Procura di Vicenza ha posto sotto sequestro una parte dell'area di Monte Coston, perché sono state abbattute una foresta pregiata e rovinate testimonianze della prima Guerra Mondiale. Una parte di scempio, purtroppo, è stata ormai inevitabilmente compiuta, ma sarebbe importante che, almeno quella già sequestrata, rimanesse integra».

Il Giornale di Vicenza, 7 agosto 2008