24.2.08

Conferenza presidiata da "Officina Ambiente"

Consegnate a Dellai 1600 firme contro nuovi impianti

Trento - La conferenza sul clima che oggi si è conclusa con l’intervento del governatore Dellai è stata presidiata da "Officina ambiente" che sull’esterno della facoltà di giurisprudenza - sede del convegno - ha allestito un’iniziativa contro la realizzazione di nuovi impianti sciistici e il conseguente spreco di energia e di una risorsa importante come l’acqua.
Un manifesto con la fotografia di Dellai con il braccio fasciato e con la scritta "la neve artificiale fa male" accoglieva ironicamente i convegnisti assieme ad uno striscione con scritto "Dellai non ce la dai a bere".
Tra il gruppo di "Officina Ambiente" era presente Francesca Manzini, ambientalista di Folgaria, che ha consegnato al Presidente della Provincia più di milleseicento firme di cittadini folgaretani (e non) che si oppongono alla realizzazione di nuovi impianti.
"L’acqua è una risorsa importante ed è una follia utilizzarla per l’innevamento artificiale utile solo al business degli impiantisti - afferma Francesca Manzini - ed è ancora più folle che la Provincia di Trento finanzi con una quantità enorme di soldi la costruzione di piste da sci ad altitudini dove, a causa del surriscaldamento globale, nevica sempre meno."
"Le firme consegnate a Dellai - ci spiega Francesca - non chiedono affatto di chiudere gli impianti già esistenti, ma di non aumentare le aree sciabili". "Forse sarebbe il caso che la Provincia, anche alla luce di questo convegno, cominciasse a favorire la conversione del turismo della montagna nella direzione della storia e della natura del nostro territorio invece che continuare a insistere in squallidi lunapark su neve artificiale"
Il governatore Dellai, quando gli sono state consegnate le firme, non ha saputo mascherare il fastidio per "spettacolarizzazioni che - dice Dellai - possono trasformarsi in un dibattito". Peccato che quello di questa sera, previsto nei lavori della conferenza - sia stato inspiegabilmente annullato.
C’è comunque da registrare l’affermazione del Presidente della Provincia che nel rispondere all’intervento di Francesca Manzini sugli impianti nel territorio di Folgaria ha affermato che "non è mai stata sua intenzione realizzare un carosello sciistico tra il Trentino e il Veneto".
Officina Ambiente, possiamo esserne sicuri, saprà ricordare questa dichiarazione alla prima utile occasione.
Ascolta il resoconto della giornata dalla voce di Francesca Manzini, Officina Ambiente.
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Scarica il comunicato stampa della Provincia Autonoma di Trento in conclusione del Convegno "Trentino Clima 2008".
Nel testo si sottolinea come "da parte della provincia autonoma di Trento non è mai stato espresso il desiderio di collegare gli impianti trentini con quelli del Veneto."

Leggi la richiesta di una rinuncia definitiva agli interventi di potenziamento delle aree sciabili nella provincia di Trento.

Leggi i dati esemplificativi sullo spreco di risorse.

22.2.08

No alla costruzione di nuovi impianti sciistici e allo spreco dell’acqua!

Presidio informativo promosso da Officina Ambiente

No alla costruzione di nuovi impianti sciistici e allo spreco dell’acqua! Basta devastazioni, difendiamo la nostra terra!


Venerdì 22 febbraio dalle ore 14.30 presidio informativo in via Verdi (davanti alla facoltà di Giurisprudenza) promosso da Officina Ambiente in occasione del convegno organizzato dalla Provincia "Trentino Clima 2008".

Il ritrovo è fissato alle ore 14.00 al Centro sociale Bruno in via Dogana 1 nella sede di Officina Ambiente.

Leggi la richiesta di una rinuncia definitiva agli interventi di potenziamento delle aree sciabili nella provincia di Trento.
Di fronte ai segnali evidenti di una costante stagnazione, se non di declino, dell’industria del turismo invernale basato sulla monocultura dello sci nel versante Sud delle Alpi, la Provincia di Trento continua inspiegabilmente a sostenere nel proprio territorio un modello di sviluppo ormai insostenibile e un settore economico capace di proporre soltanto l’incremento della propria offerta.
[ continua... ]

Leggi i dati esemplificativi sullo spreco di risorse.
Pochi dati esemplificativi per capire come l’esercizio delle aree sciabili in Trentino (e non solo) sprechi grandi quantità di risorse naturali ed energetiche (senza pagarne interamente i costi e addossandoli in gran parte alla collettività) e non sia neppure economicamente in pareggio.
[ continua... ]

Link utili:
Acqua potabile per la neve artificiale
Contestato il Consiglio comunale a Folgaria contro la devastazione ambientale
No alla devastazione ambientale in Valle delle Lanze. Il Comitato locale di Folgaria (TN) in difesa della propria terra!

21.2.08

Basta impianti sciistici

Officina Ambiente chiede il definitivo stop ai nuovi impianti sciistici

Di fronte ai segnali evidenti di una costante stagnazione, se non di declino, dell’industria del turismo invernale basato sulla monocultura dello sci nel versante Sud delle Alpi, la Provincia di Trento continua inspiegabilmente a sostenere nel proprio territorio un modello di sviluppo ormai insostenibile e un settore economico capace di proporre soltanto l’incremento della propria offerta.

Non c’è in Trentino la volontà politica di riflettere sui cambiamenti climatici in corso, sulla costante diminuzione dei ricavi di impianti di risalita e strutture ricettive, sui costi crescenti delle aree sciabili in termini di risorse ambientali consumate e finanziamenti pubblici assorbiti per sopravvivere. Di questa mancanza sono prova i continui stanziamenti di Trentino Sviluppo (centinaia di milioni di Euro e 75,7 solo nel triennio 2008/2010) per la realizzazione di nuove infrastrutture di risalita, in qualche caso anche in aperto conflitto con la volontà delle popolazioni locali. E altro spreco di risorse pubbliche si annuncia con le recenti ipotesi che la Provincia acquisti gli impianti in difficoltà lasciandone ai privati la sola gestione.

Gli imprenditori trentini dello sci dovrebbero essere guidati in un processo di riconversione già di per sé difficile e non lasciati ad insistere su meccanismi destinati a una crisi che potrebbe conoscere accelerazioni repentine.

In attesa dell’avvio urgente di un confronto ampio e pubblico su tutte le questioni aperte del turismo invernale in Trentino è comunque necessario che in Provincia di Trento siano decisi con effetto immediato e definitivo:

- il blocco degli interventi di realizzazione di nuove piste da sci e di ampliamento delle piste da sci esistenti;
- il blocco dei progetti per la realizzazione di nuovi impianti di risalita e per il potenziamento degli impianti di risalita esistenti;
- il blocco della realizzazione o del potenziamento degli impianti per l’innevamento artificiale, compresi i bacini dedicati di raccolta delle acque;
- la revisione critica dell’assenso a tutti gli interventi di infrastrutturazione apparentemente rivolti all’incremento della mobilità alternativa ma sostanzialmente finalizzati al servizio di aree sciabili;
- l’estensione dei blocchi a tutti gli interventi approvati e finanziati, se non in corso di esecuzione;
- l’inserimento delle direttive appena indicate nei documenti finali del PUP adottato con DGP n. 1959/2007, in corso di approvazione, o in una sua variante immediata, e nei piani territoriali subordinati.

Ignorando queste richieste la Provincia si assumerebbe la responsabilità di procedere ciecamente su un percorso senza vie d’uscita.

E con queste stesse richieste vogliamo aprire da oggi in Trentino - con tutti quelli che ne condividono gli obiettivi - una vertenza i cui punti di forza sono la consapevolezza e l’opposizione crescenti nelle popolazioni dei territori che cominciano a subire il degrado ambientale e socio-economico indotto dalla monocultura dello sci alpino nelle aree investite da nuove proposte di "sviluppo" del settore.

Officina Ambiente - Trento