29.9.08

No all'inceneritore? LaVis si tira indietro

Lorenzo Lorenzoni: "Non vogliono il convegno perché disturberebbe chi è a favore"

«Stiamo organizzando per sabato 18 settembre un convegno con la cantina toscana Antinori, che si è espressa contro la costruzione di un inceneritore. Abbiamo chiesto l'ospitalità alla Cantina LaVis, ma ci hanno risposto che non era la sede adatta, sarebbe stata una scelta che disturbava chi vuole l'inceneritore». Lorenzo Lorenzoni , assessore alla salute del Comune di Lavis, interviene così all'incontro «Differenziata ed inceneritore» promosso dal centro sociale Bruno, denunciando la doppiezza della cooperativa, che non più tardi di tre anni fa si espresse in maniera critica nei confronti del progetto. Lorenzoni presenterà un ordine del giorno per «contestare la consulenza provinciale da 80 mila euro per un professionista in materia legale per la costruzione dell'inceneritore». Tra gli intervenuti alla tavola rotonda, dove ci si è chiesti se è possibile che in Trentino si arrivi a differenziare l'85%, un pensiero comune: sfruttare il fatto che in provincia non sia stato ancora costruito un impianto. Giulia Marchi , del comitato «Beni Comuni» di Schio, indica come l'inceneritore non sia un affare di particolari forze politiche, dato che «anche una forza autonomista come la Lega ha abdicato a questa logica». Nel vicentino non si è riusciti a costruire altri impianti, ma si è deciso (costo 30 milioni di euro) di ampliare le linee di Schio; inceneritore vicino al quale si vuole costruire addirittura un ospedale. Ma anche nel rapporto tra inceneritore e salute vi è ipocrisia. «Tra i medici il chiaro esempio - spiega Lorenzoni, medico di base - è quello di Umberto Veronesi che combatte contro il fumo delle sigarette, ma non è contro gli inceneritori perché ha tra i finanziatori delle sue fondazioni alcune imprese che costruiscono quel tipo di impianti». Simonetta Gabrielli di Nimby tira le orecchie al presidente Dellai, che «fa passare il 60% di differenziata in Trentino come difficilmente realizzabile, mentre il decreto Ronchi fissa per il 2011 un obbligo per tutti i comuni del 65%». Stefano Bleggi del centro Bruno sottolinea «la situazione virtuosa di Fiemme e quelle stranamente arretrate di Val di Sole e Trento. La partecipazione dei cittadini può essere un antidoto all'inceneritore». Gabrielli ripete un invito del Wwf: «il consumatore deve comprendere il peso economico del suo comportamento». All'acquisto pensare anche allo smaltimento di un prodotto.

L'Adige, 29/09/2008

Costruire Autonomia: 28 settembre, 5 ottobre e 19 ottobre al Centro Sociale Bruno

Territorio / Autogestione / Comunità / Autogoverno

Il programma completo delle 3 giornate:

Domenica 28 settembre:

Ambiente e devastazione [ vedi il programma ]

Domenica 5 ottobre:

Nuove pratiche di partecipazione [ vedi il programma ]

Domenica 19 ottobre:

Comunità autonome e patti territoriali [ vedi il programma ]

Autonomia. E’ questa la parola che definisce il nuovo “modo” di essere del movimento, il concetto con cui “costruire” le nuove forme di resistenza e su cui sviluppare progetti di trasformazione e gestione dei nostri territori, delle nostre relazioni e persino dei nostri affetti. Una parola che definisce il metodo e allo stesso tempo la natura del nostro agire.

Non è colpa nostra se in Trentino questa parola è svilita e ridotta alla sola descrizione del modello istituzionale della nostra provincia. Il concetto di autonomia che intendiamo riscoprire non ha nulla a che fare con la parola vuota che riempie le bocche dei suoi finti guardiani, nulla con il significato semplicistico e dal sapore conservatore e difensivo che di tanto in tanto riecheggia nei discorsi della politica-partitica. L’autonomia che intendiamo noi è più nobile del pedestre trasferimento di denaro, e non teme di essere confusa con il privilegio. Nemmeno si adatta ad una rozza ideologia federalista in salsa padana.

Noi crediamo sia importante riprenderci questa parola, non lasciarla incompresa e stropicciata nelle mani di chi la usa per brandirla, per escludere, per costruirci attorno barricate ideologiche o, peggio, opportunistiche. E riprenderci questa parola vuol dire riempirla di quei significati importanti che essa racchiude: autogoverno, autogestione, partecipazione sociale e politica, territorio, cultura.

Trento - Costruire Autonomia, 1^ giornata

Ambiente e devastazione

Territorio / Autogestione / Comunità / Autogoverno





Domenica 28 settembre 2008
Centro sociale Bruno, via Dogana n.1

Ore 11.00

Tavola Rotonda
DIFFERENZIATA E INCENERITORE
E se tutto il Trentino differenziasse l’85%?

  • Lorenzo Lorenzoni - Assessore all’ambiente, Lavis
  • Romina Baroni – Assessore all’ambiente, Villalagarina
  • Simonetta Gabrielli - Nimby Trentino
  • Giulia Marchi - Comitato “Beni Comuni”, Schio (VI)

Ore 15.00

Dibattito
ALPI: DA LUNAPARK A LABORATORIO
Per un nuovo sviluppo partecipato del sistema alpino

  • Salvatore Ferrari - Italia Nostra
  • Francesca Manzini - Officina Ambiente
  • Luigi Casanova - Mountain Wilderness, CIPRA
  • Maddalena Di Tolla - Legambiente

Invitati al dibattito:
Comitato SOS Tremalzo, Comitato Primieroviva, Movimento contro i nuovi impianti di Folgaria e altri...

Ore 21.00

Riflessione
TERRITORIO DA DIFENDERE E IMMAGINARE

con la partecipazione di:

  • Walter Nicoletti – Giornalista
  • Fabio Giacomoni - Storico della Comunità Trentina
  • Michele Dalla Palma - Direttore della rivista "Trekking"
  • Domenico Sartori - Giornalista de "L’Adige"

Pranzo e cena a buffet a cura di "Osteria sociale da Bruno"
Coffee break a cura della "caffetteria Ya Basta"


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