Il tempo grigio che minacciava pioggia non ha scoraggiato le persone che poco a poco hanno raggiunto il centro di Mattarello per partecipare alla "passeggiata attorno alla base", la manifestazione indetta dal comitato che si oppone alla costruzione della cittadella militare.
Trecento persone, molti i residenti di Mattarello, alcuni con cartelli fai-da-te che esprimevano la contrarietà all’insediamento militare e alcuni che reggevano lo striscione di apertura con scritto "Difendiamo la nostra terra" e con disegnato il logo, ormai simbolo della battaglia dei no-base, che raffigura una simpatica vecchietta intenta a colpire - ovviamente con un mattarello! - la testa di un militare che assomiglia ad uno sturmtruppen.
Il corteo, che Franco Tessadri - portavoce del comitato - ha definito come "una passeggiata che ci permetterà di vedere lo scempio che vorrebbero fare della nostra terra", percorre inizialmente la direttrice della statale 12.
Il lato di questa strada, infatti, sarà il perimetro orientale della futura base militare e permette di capire l’ampiezza (30 ettari) della superficie che occuperà.
Per rendere l’idea, con le bombolette spray di colore rosso è stato scritto a caratteri cubitali sul fondo stradale "Inizio Base", per poi scrivere "Fine Base" dopo più di ottocento metri di percorso. Un tratto lunghissimo che segna un lato del perimetro che inizia a nord della rotonda di Mattarello per finire a pochi metri dalla concessionaria Dorigoni: una porzione importante di territorio che, se la base sarà costruita, diventerà una spianata di cemento su cui sorgeranno le caserme militari.
Il corteo-passeggiata si è poi inoltrato sulle stradine interpoderali della campagna di Mattarello, entrando sul terreno della futura base. “Su questa zona - fanno notare i residenti - i meleti non sono nemmeno stati potati, il raccolto dell’anno scorso giace a terra marcio, molte piante sono state sradicate”. "Questa visione di degrado - ci dice Marcella, una residente - spiega meglio di ogni altra cosa quale valore si perde se il progetto della base sarà messo in atto".
Si attraversa una bellissima zona coltivata a frutteto, tra i canali di irrigazione che incrociano gli appezzamenti di terra. "Una terra - afferma Stefano Bleggi del Centro sociale Bruno - che ci toglieranno per sempre se non partirà da qui un movimento di opposizione popolare a questo progetto militarista e nocivo che porterebbe un’ulteriore cementificazione del territorio".
Durante il percorso è stata registrata la solidarietà del proprietario di un vivaio che confinerà a nord con la base. "Nessuno - spiega ai manifestanti che lo circondano - è venuto qui a dirmi che avrò come vicini dei militari". Continua spiegando che “i proprietari di questi terreni hanno accettato di essere espropriati anche se i contadini che lavorano questa terra sono contrari”.
La camminata si conclude nell’area che costeggia la ferrovia, a est. Qui sono ammassati dei blocchi di porfido che serviranno a “sollevare” dal livello del terreno la costruzione delle caserme, una strategia ingegneristica che permetterà di evitare l’allagamento della struttura, essendo questa una zona paludosa. “Così dovrò comprarmi una barca – dice preoccupato un residente di Mattarello la cui abitazione sorge nelle vicinanze della futura base – perché con il rialzamento del livello e con trenta ettari di porfido non ci sarà il drenaggio del terreno”.
Negli interventi finali sono molti a chiedere di continuare con questa battaglia, di partecipare alla costruzione di una opposizione che ha come obiettivo quello di fermare il progetto della base militare di Mattarello.
Franco Tessadri ringrazia tutti “per una manifestazione che è riuscita al meglio”. Nonostante il tempo, infatti, trecento persone hanno dato il via ad una mobilitazione che tutti i partecipanti hanno giurato non si fermerà qui.
Ascolta le voci raccolte durante il corteo:
Franco Tessadri del Comitato contro la base dà il benvenuto all’inizio della manifestazione
[ audio ]
Alcuni residenti di Mattarello esprimono la propria contrarietà al progetto:
Marco [ audio ]
Fernando [ audio ]
Ornella e Enrico [ audio ]
Stefano Bleggi del Centro sociale Bruno
[ audio ]
Stefano Mayr di Mountain Wilderness invita tutti i partecipanti alla manifestazione di domenica 16 marzo per difendere la Val delle Lanze, contro la speculazione edilizia e la realizzazione di nuovi impianti da sci
[ audio ]
Link:
Leggi lo speciale: Mattarello si mobilita contro la base militare
Vedi il blog del Comitato contro la base
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