16.9.08

Inceneritore: ingaggiati sei consulenti

Dalle parole ai fatti. Dopo tanto discutere, la Provincia muove i primi passi per costruire l'inceneritore a Trento. Con una delibera proposta dall'assessore all'ambiente Mauro Gilmozzi, nell'ultima seduta la giunta provinciale ha approvato una delibera con cui, con una spesa di 176 mila euro, sono state affidate sei consulenze per studiare quali dovranno essere le caratteristiche di un impianto in grado di smaltire oltre 100 mila tonnellate di rifiuti all'anno. La costruzione e la gestione del termovalorizzatore è compito del Comune di Trento ma l'attività di consulenza ed assistenza è rimasta in capo alla Provincia. Ma ecco chi saranno i sei consulenti, quale sarà il loro incarico e il relativo compenso. Oikos Progetti srl. Società che ha sede a Carobbio degli Angeli (Bergamo), dovrà definire la dimensione dell'impianto che avrà il compito di incenerire i rifiuti residui provenienti da tutta la provincia. Vi sarà il problema di trasportarli tutti a Trento. Per la valle dell'Adige, l'Alta Valsugana e la Vallagarina si prevede che i gestori della raccolta provvederanno a trasportare i rifiuti in località Ischia Podetti a Trento. Per la valle di Fassa, Fiemme, Alto Garda e Ledro, Giudicarie, Primiero, Valle di Non e Bassa Valsugana e Tesino verranno create delle stazioni di trasferimento in cui saranno collocate delle presse (una sarà presto sperimentata in val di Fiemme) per comprimere il volume dei rifiuti. Il residuo raccolto in valle di Sole verrà invece trasportato nella stazione della valle di Non. L'Oikos, che percepirà 25 mila euro, dovrà anche capire quanti saranno i camion che arriveranno ogni giorno a Ischia Podetti e quanto costerà il trasporto dei rifiuti. Umberto Ghezzi. Il professore, 68 anni di Busseto (Parma), dovrà individuare la migliore tecnologia utilizzabile nel nuovo impianto in termini di resa energetica, flessibilità (capacità di lavorare anche a carico ridotto), facilità di gestione. Ghezzi dovrà definire le caratteristiche del camino e i sistemi di controllo da prevedere (ad esempio per la misura della radioattività all'ingresso dell'impianto), oltre a stimare i costi finali dell'inceneritore da imporre nella tariffa per i cittadini. Il compenso per il docente sarà di 25 mila euro. Marco Ragazzi. Il professore universitario trentino (insegna Ingegneria ambientale), 44 anni , dovrà approfondire le caratteristiche della «linea fumi», con i limiti di emissione da garantire e i relativi sistemi di controllo, dovrà definire le soglie di rischio e valutare la fattibilità di un impianto a discarica zero. La parcella sarà pari a 25 mila euro. Fabio Barbone. Il docente, 48 anni di Trieste, dovrà valutare l'incidenza ambientale dell'impianto e valutare le scelte compiute dagli altri consulenti. Percepirà 9 mila euro. Velia Maria Leone. L'avvocato, 49 anni di Roma, dovrà analizzare gli istituti della concessione dei lavori e del project financing, predisporre gli atti conseguenti e garantire il supporto giuridico-amministrativo nel procedimento per la scelta dell'impresa cui affidare la realizzazione dell'opera. La consulenza costerà 80 mila euro. Andrea Ventura. Il 35enne di Molina di Fiemme, per un compenso di 12 mila euro, sarà chiamato a valutare gli aspetti economico finanziari dell'operazione.

L'Adige, 16 settembre 2008

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