6.3.09

Inceneritore, le (in)opportune perle di Pacher

Comunicato di Nimby trentino

In consiglio provinciale, nel corso del dibattito sulla mozione di Borga, il vicepresidente e assessore provinciale all’ambiente Alberto Pacher ci ha regalato altri inopportuni spunti di lettura della partita inceneritore. Quella partita che sembra debba rimanere questione da gestire in camera caritatis, sempre e solo con quegli "esperti". Quelli che privilegiano “la concentrazione di servizi e funzioni solo sulla città di Trento”, anche se all’ultimo punto della “Carta di intenti del centro-sinistra autonomista”, distribuita alle primarie di domenica scorsa, era scritto il contrario.

Il neo assessore provinciale all’ambiente ha affermato che:

- “quanto più alta è la percentuale alla quale si arriva nella raccolta differenziata tanto maggiore è il bisogno dell'inceneritore perché aumenta anche la quantità di prodotto impuro da smaltire”, come se senso e fine del differenziare non sia ridurre, riusare e riciclare i rifiuti ma renderli “impuri” per incenerirli. Con tanto di ringraziamenti al senso civico e di responsabilità dei cittadini contribuenti. È ritornato sulla questione delle discariche, secondo cui l’incenerimento è compatibile con la loro sparizione mentre è vero che il 30% circa delle ceneri pericolose e tossico-nocive, prodotte dall’incenerimento, necessita ugualmente di discariche con più problematiche delle esistenti;

- avremmo assistito a numerosi dibattiti pubblici. Ma non ne ricordiamo nemmeno uno, proposto da Comune di Trento o Provincia, che affrontasse la questione sanitaria. Ci dice che in Europa l’incenerimento è normale prassi di smaltimento, dimenticando che il presidente Obama, acclamato anche da molti trentini, ha appena affermato: “Io penso che, come nazione, dobbiamo approvare norme federali, con scadenze reali, che impongano a tutti gli stati di riciclare plastica, alluminio, carta, ecc. lavorando ad un processo incrementale che ci porti al traguardo rifiuti zero. Avanti! Tutti gli animali eccetto l'uomo lo fanno ogni giorno. Non pensiamo noi di essere la specie più evoluta?";

- se il centrodestra nazionale sostiene l’incenerimento è curioso che quello locale lo ostacoli. Nella regione dell’autonomia l’assessore provinciale all’ambiente dimostra scarsa autonomia di libertà e di pensiero che, invece, è prerogativa dell’iniziativa dell’ex sindaco di Mezzolombardo. Sorvolando sulla trasversalità di questa come di altre questioni, soprattutto quando la posta in gioco è lasciata alla discrezionalità delle multiutilityes. Ad esempio di quelle che "costrinsero" il centrosinistra di Prodi, poco prima della scadenza del suo mandato (febbraio 2008), a concedere i Cip6 agli inceneritori campani. Anche per questo siamo sotto infrazione da parte dell’Unione europea, perché in Italia centrodestra e centrosinistra finanziano i produttori di energia da incenerimento, al pari di quella rinnovabile, solare o eolica, mentre in Germania chi incenerisce i rifiuti paga una tassa.

Inutile ribadire che la questione rifiuti si può affrontare senza incenerimenti; tutto sta a vedere se la politica è disposta a gestire questa partita con il reale coinvolgimento degli altri comuni trentini, e non solo attraverso un esclusivo e privilegiato rapporto tra il Comune di Trento, la Provincia e gli altri partner.

[ Segue la cronaca ]

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