7.4.09

Crisi, contro l'emergenza a tutto GAS

di Carmela Giudice, da Ansa.it del 5.04.09

Per difendersi dalla crisi, molti consumatori si rifugiano nei gas (gruppi di acquisto solidale), un fenomeno nato, in Italia, negli anni Novanta, che negli ultimi sei mesi ha però avuto un fortissimo incremento. "Da settembre la crescita è stata esponenziale - spiega Alessia Schiaffini di Gastelli, il gruppo dei Castelli Romani -. Sempre più persone si accostano ai gas perché il potere d'acquisto è diminuito: si cerca una forma di economia diversa".
Ad oggi sono oltre 550 i gas in Italia, secondo il sito www.retegas.org; molti però non sono registrati, per cui si stima che il numero effettivo sia circa il doppio. Ad ogni gruppo d'acquisto partecipano in media 25 famiglie: sono quindi circa centomila le persone coinvolte per una spesa di 2.000 euro l'anno a famiglia. Ogni componente del gruppo è responsabile di un prodotto. "Io mi occupo dell'acquisto della carne - racconta Loredana Bucciarelli (Gastelli) -. Ricevo gli ordini via mail, li trasmetto al nostro produttore locale, il giorno della riunione mensile prendo la merce e la consegno agli altri".
I risparmi maggiori si registrano sui prodotti alimentari: frutta, verdura, legumi e cereali, sui quali si possono ottenere sconti tra il 20 e il 50% rispetto al prezzo di mercato, con la certezza di avere un prodotto di qualità. "Di recente abbiamo anche un produttore di abbigliamento - spiega Riccardo Biagi (Gastelli) -. E' di Varese, ci fa uno sconto del 35% rispetto a quanto pagheremmo in negozi o supermercati". L'ultima tendenza dei gas è l'acquisto di energia: i gruppi comprano collettivamente pannelli fotovoltaici o ottengono contratti particolarmente vantaggiosi dai gestori di energia elettrica. "I consumatori hanno capito che devono avere un ruolo più attivo - dice Alessia Schiaffini -. Questo richiede un maggior impegno personale, rispetto a quello che serve per buttare merce nel carrello di un supermarket, ma consente di risparmiare soldi e, soprattutto, di supportare un'economia alternativa".
I gas sono infatti nati con l'obiettivo di comprare cibo più naturale, biologico, direttamente dal produttore, senza intermediari. I gruppi d'acquisto si rivolgono ad artigiani e commercianti locali, riuscendo in questo modo a sostenere le piccole imprese del territorio e, nello stesso tempo, impegnandosi a far diminuire gli spostamenti delle merci, con un consequenziale minor impatto sull'ambiente. Ma i "gasisti", come loro stessi si definiscono, non si fermano alla spesa.
Molto spesso scelgono anche di farsi pane, pasta, yogurt, detersivi e saponi da soli a casa, ottenendo un ulteriore risparmio e riducendo ancora di più l'inquinamento.

Nessun commento: