18.5.09

Lavis, no compatto alla TAV

Il consiglio comunale insorge: "Piana dei Sorni da tutelare"

No compatto del consiglio comunale al progetto dell'alta velocità, che prevede l'uscita del treno nella piana dei Sorni. Progetto arrivato il 26 marzo in municipio, con termine perentorio il 17 maggio per le osservazioni.
Giuseppe Consoli (Pd) è critico anche verso Pacher: «avrebbe potuto fare di più, spostando questo termine». Lunedì, però, a Roma si firma una prima intesa sul tunnel del Brennero, si comprende quindi la tattica provinciale di lasciare poca voce ai territori. «A Roma sappiano - afferma il sindaco Graziano Pellegrini - che Lavis non è d'accordo».
Il più «No Tav» è però Antonio Moser: «il rendering è stato mascherato ad arte. A Sorni vivono 350 persone e farebbero la fine di Zambana Vecchia. In Alto Adige sono molto più prudenti, noi non ci stiamo a farci prendere in giro». Dopo il no vengono le osservazioni scritte dal sindaco: dal paesaggio, alle acque, ai rivi, fino ai sottopassi. Un cantiere di 5 ettari. Sandra Franceschini (Pd) propone di interrare la linea, il collega Paolo Facheris chiede di mettere a disposizione un'aula a Lavis per spiegare il progetto ai cittadini.
«È un'autonomia sgangherata quella trentina» secondo Bruno Franch , mentre il sindaco lancia la proposta surreale di una fungaia dentro al tunnel. «L'ambiente di Sorni è da proteggere - sottolinea Pellegrini - ed il Pup individua quell'area come agricola di pregio». Il consiglio lavisano comunque si riserva nei prossimi mesi di produrre ulteriori osservazioni, quando i consiglieri saranno in grado di aprire i tre voluminosi dvd del progetto con i loro pc.
A proposito: nel 2009, era digitale, la Provincia non potrebbe spedire le informazioni via mail (gratuita) ai consiglieri comunali, invece che ragionare ancora come se ci fosse il messaggero a cavallo che oltrepassa l'Avisio suonando la tromba?

L'Adige, 16/05/2009

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