19.7.09

Alensi contro la Tav, il tam tam su internet

ALA. Il «no» dell’Associazione tutela del territorio e di «Impegno civile».

Il dibattito sulla Tav dà segni di vita anche ad Ala. «Finora l'nformazione è stata ridotta ai minimi termini da parte dell'amministrazione centrale, inesistente da parte dell'amministrazione locale - scrive Eros Brusco di "Impegno civile" - quasi la progettata linea fosse un lavoro di routine. Un'opera che necessita di un'informazione dettagliata ai cittadini che, se attuata, subiranno in prima persona impatti pesantissimi per 15-20 anni: cantieri enormi disseminati sul territorio, traffico di mezzi pesanti, interruzioni e rallentamenti di traffico per i pendolari, rumore, polveri, possibili danni alle abitazioni e, aspetto ancor più preoccupante, grossi rischi per le falde che potrebbero (in parte lo saranno) interrotte dalle gallerie del TAV. Il contraddittorio comportamento dei vertici provinciali merita un'attenta analisi. Se da un lato promuovono la nuova ferrovia per liberare la A22 dai mezzi pesanti, dall'altro non muovono un dito per dirottare ora i tir sull'attuale linea ferroviaria, né aumentano i pedaggi per i mezzi pesanti che transitano sulla A22, pedaggi tanto bassi rispetto agli altri valichi alpini da portare almeno un 30% in più di traffico pesante. Il progetto e le motivazioni che lo supportano non convincono. Dall'ente provinciale ci si sarebbe aspettata un'illustrazione obiettiva, che prospettasse anche le ombre pesantissime che la nuova ferrovia avrà sulle nostre valli. Nel frattempo, per coprire parzialmente la totale mancanza di informazioni ai cittadini in merito al progetto, ad Ala si è mossa l'Associazione per la tutela del territorio, illustrando in vari incontri pubblici il progetto, con dati che smentiscono e contraddicono le motivazioni ufficiali. Il documento dell'associazione è visibile sul sito impegnocivileperalaefrazioni.it che ne condivide le preoccupazioni e le ricadute negative sul territorio di Ala.

L'Adige, 19 luglio 2009

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