Il percorso di progettazione partecipata del parco fluviale della Sarca ha posto in primo piano il tema della gestione della risorsa acqua. E' sotto gli occhi di tutti quanta acqua oggi scorra nella Sarca ( la portata del fiume sarebbe sui 30 mc ) e come il fiume sia ridotto a causa di uno sfruttamento idroelettrico intensivo che dura ormai da più di mezzo secolo.
“Non un metro di salto resterà senza la sua corrispondente centrale e soltanto limitate e saltuarie frazioni d’acqua andranno perdute” così diceva l’ingegner Semenza della SADE, progettista della diga del Vajont, e questo è stato il "programma" che ha contraddistinto la politica delle amministrazioni locali che si sono succedute nel tempo...Ora è necessario cambiare.
L'iniziativa intrapresa da quattro amministrazioni comunali è lodevole, ma corre il rischio di restare un'inziativa di corto respiro se la promozione del parco fluviale non andrà di pari passo alla richiesta di un maggior rilascio di acqua nel fiume attraverso una rinegoziazione delle convenzioni gestite da HDE ( soggetto pubblico/ privato, multiutility tra le più importanti d'Italia,che gestisce il business energetico in provincia ), con l'obiettivo di una revisione, nel medio - lungo periodo, del "modello" di sfruttamento idroelettrico del nostro territorio che dovrebbe consentire alle comunità locali di recitare un diverso ruolo nella gestione delle acque della Sarca e nella tutela dell'ambiente fluviale.
Il tema della gestione delle risorse idriche è un tema di grande rilievo , considerata l'importanza strategica della risorsa acqua. Oggi in Italia e anche in Trentino è in corso un processo di privatizzazione delle risorse idriche che, in vari modi, sottrae al controllo della gente la gestione di un bene comune come l'acqua. E' necessario, partendo dalle relazioni che siamo riusciti ad attivare nell'ambito del processo di progettazione partecipata, mettere in primo piano l'obiettivo di riaffermare il controllo collettivo sulla gestione della risorsa acqua, nel nostro territorio, come principio di democrazia , partendo dall'acqua della Sarca.
La mia proposta è quella di costituire un comitato locale che si occupi del tema dell'acqua, si organizzi come "osservatorio" per raccogliere informazioni, materiali, organizzare iniziative e socializzare tutte quelle conoscenze necessarie per mettere in moto un'azione di pressione sulle istituzioni che , come alla fine degli anni '80, dovrebbe consentirci di arrivare all'incremento dei DMV nella Sarca ed a difendere l'acqua come "bene comune".
Se siete interessati al tema, siete invitati all'incontro che si terrà il giorno 19 febbraio alle ore 20 , presso il Circolo Beppa Giosef di Massone.
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