30.4.10

Relazione sui risultati delle analisi ambientali in Valsugana

Di Marco Garavelli · 29 aprile 2010

www.trentoattiva.it/2010/04/relazione-sui-risultati-delle-analisi-ambientali-in-valsugana/

Relatori della serata:

  • Dott.ssa Maria Elena Di Carlo – Medico ISDE
  • Dott. Marco Rigo – Medico Isde
  • Dott. Roberto Cappelletti – Medico ISDE
  • Prof. Pier Giorgio Iobstraibizer – Geochimico

Prevedibile e prevista la massiccia affluenza di pubblico alla serata di presentazione delle analisi ambientali, dalla gente stessa commissionata e pagata; così tanta affluenza da indurre Rosa Finotto dei Barbieri Sleali ad annunciare una nuova serata probabilmente nel corso di questa stessa settimana.

Immagine tratta dalla presentazione dei medici per l'ambiente

Immagine tratta dalla presentazione dei medici per l'ambiente

Analisi che ribaltano ancora una volta lo scenario ambientale in Valsugana, dopo le rassicurazioni della Provincia tramite le analisi APPA.

La diossina in Valsugana c’è… eccome!!! E non solo quella, ma anche metalli pesanti come il cadmio (5 volte superiore ai termini di legge), il cromo (3 volte superiore), lo zinco (7 volte) e lo stagno (13 volte maggiore) ¹. Come si può vedere dalla tabella a fianco (click sull’immagine per ingrandire), la diossina è il doppio o il triplo del consentito in via Liverone, alle scuole elementari e in piazza Romani: tutte zone residenziali!

Sbalorditivo inoltre come “l’impronta” inquinante mostrata dal grafico sottostante coincida perfettamente con quella delle analisi al camino dell’ AcciaieriaValsugana. Un impronta che lascia davvero pochi dubbi su chi sia il responsabile di questo danno ambientale.

Immagine tratta dalla presentazione dei medici per l'ambiente

Il dott. Roberto Cappelletti ha fatto notare che la fonderia di Borgo produce dai 3 ai 5 grammi di diossina all’anno, un dato esageratamente alto se pensiamo che la diossina prodotta dal riscaldamento a legna di tutto il Trentino è quantificabile in 0,3 g all’anno. Per quello che riguarda il traffico: per raggiungere i livelli di emissioni giornaliere di un’acciaieria occorrono circa 700 milioni di automobili che percorrono 10 km. Dati che tolgono decisamente credibilità alla tesi secondo la quale il problema inquinamento in Valsugana non sia dato dalla fonderia ivi presente.

Il sindaco di Borgo Fabio Dalledonne ha informato i cittadini che recentemente è stata sua premura incontrare il Direttore Generale del Ministero dell’Ambiente a cui ha consegnato un dossier sulla Valsugana e una rassegna stampa degli avvenimenti di questi ultimi anni (in merito alla questione ambientale). Il ministero ha garantito che farà valutare la quantificazione del danno dall’Avvocatura di Stato e dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e valuterà se costituirsi parte civile per i danni ambientali subiti dallo Stato. Proprio ieri il Ministero dell’Ambiente ha contattato la Procura di Trento. Il sindaco ha ribadito che azioni concrete volte alla chiusura della fonderia non potranno essere intraprese dall’amministrazione comunale perchè non competente in materia di inquinamento dell’aria; Laura Zanetti (ex infermiera del reparto oncologico dell’ospedale di Borgo ed ex assistente sanitaria di medicina scolastica) ha commentato che con quei dati di contaminazione da diossine nell’area delle scuole elementari il comune avrebbe il dovere e l’autorità di chiudere la struttura (decreto presidenziale n. 1518 del 1967).

Mario Casna ha iniziato il suo intervento dichiarando di vergognarsi di essere membro del Consiglio Provinciale. Molto contestato l’intervento di Giovanni Kessler (Presidente del Consiglio Provinciale), che inizialmente sembrava voler usare il solito trucco del politichese per calmare le acque in sala. Egli ha fatto poi notare che da parte sua e del PD c’è stata, già ad inizio legislatura, la richiesta di una commissione d’indagine sul caso Monte Zaccon e sul tema ambientale in Valsugana, sottolineando la necessità di maggiori controlli. Kessler ha riconosciuto la grave situazione ambientale in zona e ha chiaramente detto che, utilizzando il sistema del bastone e della carota nei confronti della proprietà, sarebbe bene procedere verso la chiusura dell’acciaieria. Non ci sono strumenti legislativi per togliere gli incentivi all’azienda e né tanto meno per chiudere d’autorità un’azienda privata.

Bruno Dorigatti, ex sindacalista CGIL (ora consigliere provinciale del PD n.d.r.) e strenuo difensore degli operai della fonderia, dopo aver assistito alla relazione dei medici è sembrato voler “scendere dai tetti della protesta”, dicendo che occorre fare pressione nei confronti dell’azienda perchè rispetti in maniera assoluta le più severi norme anti-inquinamento; in mancanza di collaborazione da parte dell’azienda, la fonderia va chiusa per il bene degli stessi operai. Diversamente sarebbe opportuno tenerla aperta.

Giuseppe Filippin (consigliere provinciale per la Lega Nord) ha voluto evidenziare che la fabbrica dovrebbe pagare non solo per l’inquinamento che eventualmente stia causando oggi, ma per il danno che ha causato in 30 anni.

Importante il messaggio venuto da un agricoltore della zona che ha denunciato la necessità che i cittadini si attivino per fare politica dal basso in prima persona, seguendo l’esempio valoroso dei comitati della Valsugana.

A questo link potete scaricare la presentazione dei medici: Presentazione risultati con fondo analisi Valsugana 27 aprile 2010

E’ d’obbligo un sincero ringraziamento ai medici per l’ambiente, ai comitati, al dott. Massimo Cecconi e a tutti i volontari che si sono adoperati per la causa ambientale in Valsugana.

Questa la registrazione integrale dell’evento²:

Per motivi tecnici il filmato è composto da 5 video riuniti in un’unica playlist: alla fine di un filmato viene caricato automaticamente il successivo. Se si desidera passare direttamente al video seguente si può premere in qualsiasi momento il tasto “forward” vicino al tasto “play”.

Per connessioni lente si possono verificare frequenti interruzioni del filmato; per non incorrere in questo noioso inconveniente si consiglia di mettere in pausa la riproduzione per una decina di minuti per permettere al video di caricarsi (buffering del video), dopodichè si può avviare la riproduzione che risulterà così fluida. L’operazione è da ripetersi per ognuno dei 5 video. Questo è dovuto al fatto che il filmato è appositamente stato creato in definizione piuttosto alta per dar modo di leggere i testi della presentazione proiettata nel corso della serata e per avere una buona qualità di visione.

¹Valori riscontrati nella polvere del tetto di un edificio in Piazza Romani a Borgo.

²Al minuto 15.00 del primo video, a causa di un errore di montaggio dello stesso da parte mia, la slide mostrata non è coerente con la spiegazione del dott. Marco Rigo. Si prega di fare riferimento invece a questa slide (click sull’immagine per ingrandire):

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