Continua l'incertezza sul tracciato che interesserebbe la nostra provincia.
Lo schema progettuale del 2003 - peraltro limitato alla sola circonvallazione di Trento - è rimasto l'unico riferimento disponibile fino alla fine del novembre 2007, quando la Provincia ha messo a disposizione sul proprio portale web una seconda ipotesi di tracciato questa volta estesa a tutto il territorio dal confine con la Provincia di Bolzano a quello con la Provincia di Verona (completamento Nord, lotto prioritario della circonvallazione di Trento, lotto prioritario della circonvallazione di Rovereto in tre varianti, completamento Sud).
Questa seconda ipotesi è stata poi rimossa dal sito poco dopo l'inizio del marzo 2008 - insieme alla gran parte dei link e dei documenti utili per la conoscenza delle altre tratte di accesso Sud nelle Province limitrofe - ed è stata sostituita dall'indicazione che il relativo ultimo aggiornamento sarebbe stato disponibile dal 17 marzo.
Il 19 marzo nuovo cambiamento: sempre sul sito è comparso l'avviso che "Il nuovo aggiornamento sullo stato del Progetto sarà consultabile non appena disponibile".
Da informazioni ottenute presso l'Ufficio VIA e presso l’Ufficio del "Progetto speciale coordinamento attività per la ferrovia del Brennero e per lo sviluppo dell'intermodalità" della Provincia di Trento risulta attualmente che:
a) nessun documento progettuale è stato finora depositato per l'avvio della procedura di valutazione dell'impatto ambientale;
b) il nuovo progetto preliminare sarebbe in realtà completato e messo a disposizione non prima del maggio-giugno 2008.
Non sappiamo se alla base di queste oscillazioni ci siano nodi tecnici da sciogliere e/o questioni più politiche legate alle scelte su quali porzioni di territorio e quali parti delle popolazioni trentine della Valle dell'Adige dovrebbero pagare il prezzo più alto per un programma di opere devastanti, dai costi enormi e dagli obiettivi inattendibili.
Resta il fatto che di fronte alla diffusione dal basso delle informazioni sulle varie ipotesi progettuali (tra l'una e l'altra non esistono differenze qualitative sensibili) e di fronte alle proteste e alle forme di opposizione organizzata che continuano a crescere la Provincia di Trento si mostra indifferente: nessuna discussione pubblica, nessun riconoscimento della necessità che interventi di questa portata - prima di essere valutati sul piano dei costi finanziari e ambientali - siano dimostrati utili e poi condivisi dalla popolazione.
La manifestazione indetta per il 19 aprile a Trento dai Gruppi e Comitati NO TAV del Trentino (ore 14,30 a Piazza Dante, davanti alla Stazione ferroviaria) darà alla Provincia una delle tante risposte che l'aspettano.
Lo schema progettuale del 2003 - peraltro limitato alla sola circonvallazione di Trento - è rimasto l'unico riferimento disponibile fino alla fine del novembre 2007, quando la Provincia ha messo a disposizione sul proprio portale web una seconda ipotesi di tracciato questa volta estesa a tutto il territorio dal confine con la Provincia di Bolzano a quello con la Provincia di Verona (completamento Nord, lotto prioritario della circonvallazione di Trento, lotto prioritario della circonvallazione di Rovereto in tre varianti, completamento Sud).
Questa seconda ipotesi è stata poi rimossa dal sito poco dopo l'inizio del marzo 2008 - insieme alla gran parte dei link e dei documenti utili per la conoscenza delle altre tratte di accesso Sud nelle Province limitrofe - ed è stata sostituita dall'indicazione che il relativo ultimo aggiornamento sarebbe stato disponibile dal 17 marzo.
Il 19 marzo nuovo cambiamento: sempre sul sito è comparso l'avviso che "Il nuovo aggiornamento sullo stato del Progetto sarà consultabile non appena disponibile".
Da informazioni ottenute presso l'Ufficio VIA e presso l’Ufficio del "Progetto speciale coordinamento attività per la ferrovia del Brennero e per lo sviluppo dell'intermodalità" della Provincia di Trento risulta attualmente che:
a) nessun documento progettuale è stato finora depositato per l'avvio della procedura di valutazione dell'impatto ambientale;
b) il nuovo progetto preliminare sarebbe in realtà completato e messo a disposizione non prima del maggio-giugno 2008.
Non sappiamo se alla base di queste oscillazioni ci siano nodi tecnici da sciogliere e/o questioni più politiche legate alle scelte su quali porzioni di territorio e quali parti delle popolazioni trentine della Valle dell'Adige dovrebbero pagare il prezzo più alto per un programma di opere devastanti, dai costi enormi e dagli obiettivi inattendibili.
Resta il fatto che di fronte alla diffusione dal basso delle informazioni sulle varie ipotesi progettuali (tra l'una e l'altra non esistono differenze qualitative sensibili) e di fronte alle proteste e alle forme di opposizione organizzata che continuano a crescere la Provincia di Trento si mostra indifferente: nessuna discussione pubblica, nessun riconoscimento della necessità che interventi di questa portata - prima di essere valutati sul piano dei costi finanziari e ambientali - siano dimostrati utili e poi condivisi dalla popolazione.
La manifestazione indetta per il 19 aprile a Trento dai Gruppi e Comitati NO TAV del Trentino (ore 14,30 a Piazza Dante, davanti alla Stazione ferroviaria) darà alla Provincia una delle tante risposte che l'aspettano.
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