23.4.08

No all'ampliamento delle aree sciabili a Folgaria

Tratto da: Notizie dal Consiglio della PAT

Sentita dalla terza commissione la referente dei 1700 firmatari


La terza Commissione permanente presieduta da Roberto Pinter si è riunita a margine dei lavori del Consiglio provinciale per l'esame della petizione popolare n. 15 contro l'ampliamento delle aree sciabili nel comune di Folgaria e l'incremento dei correlati interventi di adeguamento infrastrutturale.
Nel contesto è stata ascoltata, in qualità di referente dei 1700 firmatari della petizione, la signora Francesca Manzini.
Il Presidente Pinter, nell'introdurre la signora Manzini, che assistita da un folto gruppo di sostenitori della petizione ha illustrato in modo molto puntuale la questione, ha osservato come questo momento, molto vicino alla chiusura dell'iter legislativo del nuovo PUP, renda particolarmente urgente la trattazione di questo argomento.
Nel proprio intervento, la Manzini ha definito in primo luogo le tre principali motivazioni che hanno spinto alla presa di posizione pubblica attraverso la forma della petizione:
1. il progetto è fortemente distruttivo per l'ambiente, comprometterebbe il paesaggio e gli ecosistemi alpestri di grande pregio presenti sul territorio;
2. lo stesso progetto è tecnicamente "folle, assurdo, fallimentare" sia sul piano della sostenibilità (verrebbero realizzate piste di risalita con pendenze ridicole, con una media molto al di sotto del 12% e i costi sono esagerati (si parla, per ora di 60 milioni di Euro);
3. aspetto sottolineato come il più rilevante: il progetto non è stato minimamente condiviso con la comunità, ma calato dall'alto dagli amministratori.
Francesca Manzini ha poi citato 3 studi che sono stati commissionati per valutare il progetto in questione, uno alla Bocconi di Milano, uno alla Nexteco e l'altro alla SWS di Trento. I primi due si sono espressi in toni fortemente critici ed hanno espresso parere negativo riguardo uno sviluppo del territorio in questa direzione.
"Vogliamo chiarezza da parte della Provincia di Trento" ha detto Manzini. "Vogliamo essere ascoltati" ha proseguito "e che il consiglio provinciale si esprima su un progetto che la comunità destinataria in gran parte non vuole".
L'iter d'esame delle petizioni prevede che vengano fissate eventuali audizioni delle parti in causa, che venga quindi stilata da parte della commissione competente, sulla base delle osservazioni acquisite, una relazione da sottoporre all'attenzione del consiglio provinciale.
Ai lavori della commissione hanno preso parte oltre al Presidente Pinter i consiglieri Boso, Giovanazzi, Bombarda e l'Assessore Gilmozzi.

Monica Casata

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