29.5.08

Folgaria, altro «no» agli impianti

Pubblichiamo di seguito un articolo de l'Adige del 29.5.2008 in cui si informa sul parere emesso dalla III Commissione del Consiglio della Provincia di Trento relativo alla petizione popolare n.15/2008 contro l'ampliamento dell'area sciabile di Folgaria - Passo Coe verso Costa d'Agra. Pur non disconoscendo la posizione espressa dalla III Commissione, facciamo però notare che questo parere presenta alcuni aspetti non positivi: non è infatti esclusa in modo chiaro l'eventuale realizzazione dei nuovi impianti e delle nuove aree sciabili da Passo Coe verso il Veneto; il riferimento alla posizione assunta dal Consiglio Provinciale non esclude neppure la realizzazione alternativa di altri impianti e altre aree sciabili da Folgaria verso Lavarone e Luserna attraverso il Monte Cornetto.

Da Trento arriva un nuovo stop agli impianti in Folgaria. Certo, non è vincolante, ma è un parere che pesa quello della terza commissione permanente, presieduta da Roberto Pinter, chiamata a esprimersi sulla petizione popolare (1700 le firme) contro il progetto. Dopo un esame effettuato anche tramite consultazioni che hanno coinvolto i soggetti interessati, la commissione si è adeguata alla posizione assunta dal Consiglio Provinciale che ha già invitato la Giunta Provinciale ad opporsi a un ampliamento dell'area sciabile di Folgaria finalizzato al collegamento con il territorio veneto. La terza commissione ritiene quindi fondate alcune preoccupazioni evidenziate dalla petizione e, tenuto conto delle dichiarazioni rese dal sindaco di Folgaria, «auspica che le prossime scelte della Provincia e dei comuni nel settore urbanistico e in quello turistico siano pensate (o ripensate) considerando le esigenze di sviluppo unitario di tutto l'altopiano». Si dovrà inoltre «rispettare le previsioni sia del nuovo Pup sia della normativa sulle seconde case, per evitare che un eventuale sviluppo delle aree sciabili sia accompagnato da un'inammissibile espansione edilizia-urbanistica». Infine secondo la commissione «i legittimi interessi delle società impegnate nella realizzazione e nella gestione degli impianti e piste da sci, devono essere considerati nella misura corretta, ma senza che gli stessi prevalgano sulle scelte che le comunità e le rispettive amministrazioni intendono adottare nell'interesse pubblico per uno sviluppo armonico e rispettoso dell'ambiente, del paesaggio e degli interessi socio-economici dell'area».

l’Adige 29/05/2008

Nessun commento: