Testo tratto dal Dossier di Legambiente "La Carovana delle Alpi":
Trentino
BANDIERA NERA
a: COMITATO PROVINCIALE PER L'AMBIENTE E COMMISSIONE URBANISTICA PROVINCIALE
MOTIVAZIONE: per l'assenso dato alle Varianti ai PRG di Tiarno di Sopra e di Folgaria, che prevedono smisurate concessioni a progetti di infrastrutturazione sciistica e turistica estremamente rilevanti in ambiti di alta rilevanza naturalistica.
DESCRIZIONE: la conca di Tremalzo, situata nel territorio comunale di Tiarno di Sopra, si trova a 1600 metri d'altezza, sul confine con il Parco Alto Garda Bresciano, ed è uno dei siti di importanza comunitaria (Sic) più pregiati del trentino: i suoi 21 endemismi (specie floreali uniche al mondo o rarissime) sono ben descritti in ambito scientifico, e a livello internazionale, da decenni. Tremalzo ospita un importante uso civico per la monticatura delle ultime vacche della valle.
Altissima è pure la rilevanza dell' altopiano di Folgaria, confinante con la provincia di Vicenza (Altopiano dei Fiorentini), che associa alle emergenze naturalistiche un pregio paesaggistico assolutamente unico e indiscutibile. ll Comitato Provinciale per l'Ambiente e la Commissione Urbanistica Provinciale, in diverse sedute hanno approvato le Varianti al PRG dei Comuni di Tiarno di Sopra e di Folgaria, con i relativi progetti di infrastrutturazione sciistica e turistica in aree interessanti anche dal punto di vista culturale e storico, a fronte in entrambi i casi di rapporti istruttori chiaramente critici sotto il profilo ambientale e paesaggistico e inconsistenti sotto il profilo della motivazione (scarsità idrica per l'innevamento artificiale, scarsa appetibilità tecnica delle piste progettate). L'elevato impatto paesaggistico e ambientale, nel caso di Tremalzo (Tiarno) per la perdita dell'uso civico secolare del pascolo, nel caso di Folgaria per la compromissione di un' area che fra gli altri valori conserva importanti vestigia della prima guerra mondiale.
Riteniamo che da parte di questi organismi vi sia stata una sostanziale e grave abdicazione al ruolo di controllo delle trasformazioni che determinano rilevanti impatti sul paesaggio, una 'licenza di cementificazione' difficilmente comprensibile in una regione come il Trentino che sulla qualità del proprio paesaggio ha costruito gran parte della propria fortuna turistica.
Veneto
BANDIERA NERA
a: COMUNITÀ MONTANA ALTO ASTICO–POSINA (VICENZA)
MOTIVAZIONE: per aver utilizzato finanziamenti europei per i piani di sviluppo turistico sull'altopiano dei Fiorentini in assenza di adeguata procedura di valutazione ambientale in siti sensibili di pregiato valore storico e ambientale.
DESCRIZIONE: la comunità Montana Astico – Posina attraverso il bando di Concorso della Regione Veneto, cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale DOCUP ob. 2, diventa il beneficiario finale di un progetto, realizzato nel 2002 e approvato nel 2004, che comprende la realizzazione di due seggiovie "Albergo Monte Coston e Tre Sassi", e di due piste da sci "Dosso del Gallo e Steinblok" sull'Altopiano dei Fiorentini. A sua volta i lavori sono affidati alla società Carosello Sky spa avente sede in Folgaria (TN), proprietaria anche della Tempo Libero Folgaria srl. a sua volta socio unico della Spa Fiorentini Folgaria, con sede a Lastebasse (VI), società che operano in collaborazione e con finanziamenti della Comunità Montana stessa e della Regione Veneto.
Il progetto insiste su un'area di notevole pregio naturalistico e storico che a suo tempo venne segnalata dal progetto Bioitaly come possibile SIC (mai considerato dalla Regione Veneto) in quanto presenta una vegetazione specifica rilevante, con caratteristiche richiamate nella Direttiva 92/43/CE.
Il baito Tommasella, nel cuore della Val delle Lanze, è uno dei luoghi più belli e integri dell'Altopiano dei Fiorentini. La Val delle Lanze è la zona di maggior rilevanza sotto tutti i profili, reca i segni secolari di attività pastorali esercitate in quella zona da 12.000 anni. La valle assieme alla Val dei Tre Sassi e al Monte Coston è attraversata dal muro in sassi che costituiva il confine tra Italia e Impero Austriaco fino al 1918, e presenta ancora incorporati i cippi confinari; inoltre raccoglie importanti testimonianze della prima linea Austro-Italiana della Grande Guerra. A sua volta il Monte Coston è quasi completamente ricoperto di bosco autoctono: faggio, abete rosso e bianco, larice, acero, etc.. Il tracciato delle piste è posto sulle emergenze geologiche residue del glacialismo pleistocenico che così verranno inevitabilmente distrutte. Gli impianti e le piste proposte sono tra quelli a maggior impatto ambientale, pertanto la mancata acquisizione della Valutazione di Impatto Ambientale, obbligatoria in questa fase, considerata l'estensione dell'area occupata dai due impianti finanziati e dalle piste plurime ad essi relative, è uno strumento ineludibile, considerando inoltre che il progetto è realizzato con piste e strutture brevi, con un limitato dislivello e poste ad una altezza dove l'innevamento artificiale si rende quasi certamente indispensabile. Si sottolinea l'irregolarità delle procedure attuate attraverso interventi devastanti che aggirano gli obblighi di VIA con lo stratagemma del frazionamento del progetto in stralci di ridotte dimensioni.
La Procura della Repubblica di Vicenza, a seguito di un primo esposto, ha provveduto a sequestrare una parte dell'area di Monte Coston, in quanto le ditte incaricate dalla Comunità Montana e dalla Carosello Ski s.p.a. hanno abbattuto una foresta pregiata e spianato testimonianze del primo conflitto mondiale. Inoltre è nelle intenzioni degli attori coinvolti l'ampliamento del programma 'di sviluppo' iniziale con l'introduzione di un progetto di edificazione di un villaggio turistico di 42.000 mc in località Fiorentini (Comune di Lastebasse).
L'altopiano dei Fiorentini è oggi dunque uno dei più esposti 'fronti' del conflitto tra paesaggio e speculazione, la battaglia è impari e sostenuta da due fronti, Veneto e Trentino, e da notevolissimi interessi economici.
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