21.9.08

Pinzolo: dure accuse nella giornata nazionale di Italia Nostra in val Brenta

"Sull'ambiente siete come il resto d'Italia"

Nella giornata nazionale di Italia Nostra, dedicata ai paesaggi sensibili, le associazioni ambientaliste del Trentino si sono ritrovate in Val Brenta (Malga Brenta Bassa), al cospetto del famoso gruppo dolomitico, per un meeting-appello ad una maggiore attenzione nei confronti dell’ambiente. Il richiamo più forte al valore ambientale è giunto dalle parole di Gianluigi Ceruti, esperto in diritto ambientale e “padre” della legge nazionale sui parchi. «A mio parere – ha detto l’avvocato e ambientalista – il Trentino rispecchia, nei confronti dell’ambiente, la situazione che esiste a livello italiano. La tradizione asburgica del governo della cosa pubblica è stata dimenticata e a subirne maggiormente le conseguenze negative è stato l’ambiente. Occorre ricostruire un sistema di riferimento etico - morale che non esiste più, come stanno ad indicare le recenti vicende». Ma qual è la «ricetta» dell’avvocato Ceruti? «Ripartire dall’insegnamento della Costituzione ai giovani e, contemporaneamente, azzerare la classe dirigente di tutti i comuni del Trentino». Una critica l’esperto l’ha indirizzata anche al Parco Naturale Adamello Brenta, in quanto «un Parco mai dovrebbe avallare un impianto sciistico». L’appello generale ad una maggiore attenzione nei confronti dell’ambiente e del paesaggio è stato accompagnato da riferimenti a casi specifici come, appunto, il collegamento impiantistico Pinzolo-Campiglio. «Ci riferiamo – ha evidenziato il presidente di Italia Nostra Paolo Mayr– non solo alla necessità di salvaguardare l’ambiente naturale, ma anche il paesaggio inteso come bene collettivo vitale per la qualità della vita. L’impianto Pinzolo-Campiglio va ad incidere in una zona di grande valore paesaggistico, ma anche tradizionale, per la presenza di case da mont, oltre ad essere all’imbocco di una valle importantissima, uno dei paesaggi maggiormente sensibili di tutto il Trentino».
La critica alla gestione dell’Autonomia trentina che potrebbe essere un modello per iniziative virtuose di salvaguardia ambientale, ma non lo è, è stato il leitmotiv dell’incontro, al quale hanno partecipato, tra gli altri, oltre a Gianluigi Ceruti e Paolo Mayr, Zefferino Castellani (presidente della Comunità delle Regole di Spinale e Manez), Franco de Battaglia (giornalista e scrittore), Luigi Casanova (vicepresidente di Cipra Italia) e Luca Bronzini (dottore in scienze forestali).
Accanto alle associazioni ambientaliste di riferimento, come Italia Nostra, Wwf e Fai, c’erano anche gruppi di cittadini-attivi come Nimby e i comitati di Tremalzo e Folgaria che si battono contro l’eccessivo sviluppo degli impianti a fune, poi il consigliere provinciale dei Verdi, Roberto Bombarda e l’alpinista Ermanno Salvaterra.

L'Adige, 21 settembre 2008

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