29.10.08

I nuovi impianti sono uno scempio

Gli ambientalisti non si arrendano e protestano

FOLGARIA - Si alza forte e convinta la voce degli ambientalisti di Folgaria 235, di Mountain Wilderness e Officina Ambiente contro l'allargamento del comprensorio sciistico di Folgaria, verso località Pioverna e di conseguenza verso il Veneto nella straordinaria e suggestiva Val delle Lanze.
Il loro è un diniego secco, senza mezzi termini. «L'allargamento dell'area sciabile in quella direzione rappresenta una decisione impostata dall'alto, presa senza che la popolazione abbia potuto esprimersi liberamente in merito. È causa diretta di nuove speculazioni edilizie, in un territorio già eccessivamente urbanizzato», sostengono gli ambientalisti.
Il nuovo progetto di espansione prevede un arroccamento funiviario all'Alpe di Folgaria/Passo Coe, da questa area l'impianto salirà fin sulla vetta di Pioverna, in territorio trentino, non più come era originariamente progettato a Costa d'Agra terra veneta. Da cima Pioverna scenderà una pista (e non più due) fino all'Alpe. «Gli impianti in questa zona rappresentano uno scempio ambientale inaccettabile ed irreversibile.
I costi di gestione li rendono finanziariamente insostenibili», affermano Folgaria 235 , Mountain Wilderness ed Officina Ambiente. In Trentino i bilanci delle società funiviarie /impiantistiche , ad eccezione di casi sporadici, mostrano i segni rossi, addirittura in questi ultimi mesi la Provincia attraverso la finanziaria Trentino Sviluppo è entrata o sta entrando direttamente nel capitale sociale di alcune società, per portare "ossigeno" e riorganizzare il settore, che molti operatori ritengono indispensabile per poter sviluppare la stagione turistica invernale. «Il sistema impianti e piste divora risorse - acqua ed energia - sempre più preziose e sempre più scarse, non portando alcun specifico beneficio economico per la maggioranza della popolazione, dei residenti , ma solo altri soldi nelle solite tasche.
Molti studi di settore indicano una profonda crisi nell'industria dello sci e sconsigliano grossi investimenti, che rappresentano uno spreco gigantesco di risorse pubbliche che potrebbero essere impiegate diversamente», concludono in una nota le associazioni ambientaliste.

Tiziano Dalprà, l'Adige del 29 ottobre 2008

Nessun commento: