24.10.08

Comunità autonome e patti territoriali: la terza giornata di Costruire Autonomia

La rassegna di incontri e dibattiti, svoltasi al Centro sociale Bruno e intitolata "Costruire Autonomia", si conclude con la giornata "Comunità autonome e Patti territoriali". Un approfondimento sul territorio e sul movimento che ha visto la partecipazione di molti comitati trentini e delle comunità in lotta di Vicenza e Chiaiano.

Stefano Bleggi, del Centro sociale Bruno, introduce l’assemblea della mattinata "Patti territoriali, nuove reti per la costruzione di lotte comuni".
Nella prima parte dell’incontro ciascuna realtà narrerà brevemente la propria esperienza locale, per poter conoscere i diversi comitati che si sono creati in Trentino. All’assemblea partecipano anche i comitati del bellunese e dell’alto vicentino.
L’intervento di Virgilio Rossi e Marco Osti dalla Val di Non. Il Comitato contro i pesticidi ha svolto molte ricerche scientifiche e approfondite rispetto ai danni causati dai pesticidi alle persone, al terreno, a tutto l’ecosistema.
Il lavoro portato avanti dal Comitato consiste in raccolte firme, mobilitazioni, formazione tecnico-legale, ma è ostacolato dal Consorzio Melinda.
Il Comitato chiede che le regole vengano rispettate: se i pesticidi utilizzati sono velenosi, la Melinda si deve preoccupare che le persone non vengano intossicate.
Tiziano del Comitato Prà Gras di Fonzaso (BL) spiega che il comitato è nato come uno spazio aperto contro l’insediamento di una fonderia nel mezzo delle case, causa di malattie alle vie respiratorie.
Il lavoro fondamentale del comitato consiste nell’informare i cittadini, attraverso volantinaggi porta a porta e attraverso incontri con altri comitati.
Roberto Segalla del comitato di Schio contro l’inceneritore.
Nonostante qui la raccolta differenziata funzioni molto bene, è stato approvato un piano per raddoppiare la portata dei rifiuti da incenerire, il tutto in modo arrogante e senza consultare i cittadini, i quali chiedono che non sia l’incenerimento il metodo utilizzato per smaltire i rifiuti.
Il comitato si riunisce insieme al comitato di vigilanza e ai Genitori Preoccupati per creare una mobilitazione popolare.
Lorenza Erlicher fa parte del comitato contro la base militare di Mattarello, vicino a Trento, e ripercorre le ultime iniziative e mobilitazioni contro la costruzione della base, dalla presentazione di un contropieghevole che spiega le ragioni del no, illustra come la base ospiterà militari professionisti e svela i reali costi molto elevati delle strutture, fino alla recente manifestazione del 4 ottobre nelle strade di Trento.
Daniele Gubert del Primiero: qui è nato un comitato che è riuscito a fermare il progetto della diga in Val Cortela e del campo da golf in Val Canali e attualmente è impegnato a fermare un altro progetto idroelettrico.
Si batte inoltre contro la devastazione della riserva integrale Paneveggio - Pale di San Martino, che vuole essere cancellata per costruire un assurdo sistema di funivie, che deturperebbero il bellissimo paesaggio dei Laghetti di Colbricon.
Rispetto a questo il Comitato PrimieroViva sta preparando un dossier da presentare a Bruxelles.
Arturo e Francesca Manzini di Folgaria spiegano la situazione di questa zona: l’industria dello sci progetta impianti di risalita per 70 milioni di euro, causa di enormi consumi idroelettrici e che andrebbero a devastare l’unica porzione dell’altopiano ancora non invasa da piloni e cemento.
Qui si è creato un movimento di opposizione a queste problematiche, che intende ribellarsi al forte clima di controllo sociale imposto dal Comune e favorevole invece ad uno sviluppo sostenibile del territorio.
La seconda parte della mattinata continua con un giro di voci dei comitati presenti per presentare proposte concrete di mobilitazione e per creare una nuova rete di comitati.
Sono intervenuti: Gianfranco Poliandri del Comitato No Tav del Trentino, Federico Zappini del Centro Sociale Bruno, Maurizio Barrella di Officina Ambiente, Roberto Segalla del Comitato di Schio contro l’inceneritore, Sergio Deromedis del Comitato contro i pesticidi in Val di Non, Tiziano Comitato Prà Gras di Belluno, Antonio Marchi di Officina Ambiente.
Le conclusioni di Stefano Bleggi del Centro sociale Bruno.

“Tre aspetti importanti sono emersi: il primo è una visione comune che il comitato non può bastarsi e divenire così una realtà autoreferenziale, ma deve essere un luogo inclusivo di nuova partecipazione e di lotta;
l’altro aspetto è quello che i comitati non possono essere legati semplicemente a dei “No” ma propensi anche alla definizione e costruzione di proposte alternative;
l’ultimo riguarda la volontà di divenire un’altra istituzione a salvaguardia dei beni comuni.
Da qui la proposta di creare un patto territoriale, una rete di solidarietà per costruire dei percorsi comuni, con la voglia di rivedersi, scambiarsi stimoli e suggestioni e far partecipare altri comitati a questo percorso comune.”

Vedi anche:
Ambiente e devastazione: la prima giornata di Costruire Autonomia

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