fonte: l'Adige del 20.06.2009
Per conoscere il punto di vista della Giunta provinciale in merito al progetto di costruzione di un impianto di «riqualificazione energetica» che prevede il pompaggio e la raccolta delle acque del lago di Garda sul Monte Altissimo da cui poi ricadrebbero in galleria nel Benaco, la terza commissione del Consiglio presieduta da Roberto Bombarda ha ascoltato ieri l'assessore ai lavori pubblici, ambiente e trasporti Alberto Pacher.
Questi ha ricordato che il progetto, depositato il 19 novembre 2008 dalla Eva Energie Valsabbia spa, è attualmente all'esame tecnico preliminare del Servizio utilizzazione acque pubbliche della Provincia, la cui verifica ha lo scopo di stabilirne l'ammissibilità alla successiva fase di Valutazione di impatto ambientale. Se l'istruttoria darà esito positivo il progetto sarà sottoposto all'esame del comune di Nago-Torbole, delle altre amministrazioni interessate, della Provincia e delle Regioni i cui territori sono bagnati dalle acque del lago.
«Per questo l'esecutivo non ha ancora espresso alcun parere anche se - ha assicurato Pacher - terremo conto delle preoccupazioni già manifestate dal comune di Riva del Garda e soprattutto dall'associazionismo. Per questo l'attuale fase istruttoria sarà svolta con particolare serietà».
Tutte di segno negativo le considerazioni dei consiglieri. «Sono sconcertato - ha esordito Nerio Giovanazzi - perché si parla di un'opera colossale come se si trattasse di una passerella.
Conosciamo il progetto dai giornali, ma non sappiamo nulla del rapporto costi-benefici, dell'utilità futura di un impianto che fra qualche anno potrebbe risultare tecnologicamente superato e neppure del pesante impatto ambientale in un'area di grande pregio naturalistico come questa». Michele Nardelli del Pd ha rammentato la posizione nettamente sfavorevole alla realizzazione di questo e altri simili impianti già espressa dal Consiglio provinciale con l'approvazione di un ordine del giorno collegato alla finanziaria. Il dispositivo impegna la Giunta a valutare preventivamente le istanze di concessione relative ad impianti di accumulo mediante pompaggio, per salvaguardare l'interesse pubblico, e a garantire il coinvolgimento delle comunità locali. Intanto è nato un comitato di cittadini contrario a questo progetto. Giorgio Leonardi (Pdl) ha chiesto più informazioni perché l'opera «non sembra rispettosa del nostro ambiente naturale».
Al termine del dibattito l'assessore Pacher si è impegnato a riferire alla Giunta «il senso di questa discussione» e ha precisato che se del progetto è stata investita la Provincia prima dei comuni ciò è dovuto all'osservanza dell'attuale normativa, rispetto alla quale «il Consiglio provinciale ha sempre la possibilità di apportare modifiche».
Ha anche precisato che «è difficile legare l'utilizzo del bene acqua solo all'ente pubblico».
Vedi anche:
Nasce il comitato S.O.S. Altissimo
Per conoscere il punto di vista della Giunta provinciale in merito al progetto di costruzione di un impianto di «riqualificazione energetica» che prevede il pompaggio e la raccolta delle acque del lago di Garda sul Monte Altissimo da cui poi ricadrebbero in galleria nel Benaco, la terza commissione del Consiglio presieduta da Roberto Bombarda ha ascoltato ieri l'assessore ai lavori pubblici, ambiente e trasporti Alberto Pacher.
Questi ha ricordato che il progetto, depositato il 19 novembre 2008 dalla Eva Energie Valsabbia spa, è attualmente all'esame tecnico preliminare del Servizio utilizzazione acque pubbliche della Provincia, la cui verifica ha lo scopo di stabilirne l'ammissibilità alla successiva fase di Valutazione di impatto ambientale. Se l'istruttoria darà esito positivo il progetto sarà sottoposto all'esame del comune di Nago-Torbole, delle altre amministrazioni interessate, della Provincia e delle Regioni i cui territori sono bagnati dalle acque del lago.
«Per questo l'esecutivo non ha ancora espresso alcun parere anche se - ha assicurato Pacher - terremo conto delle preoccupazioni già manifestate dal comune di Riva del Garda e soprattutto dall'associazionismo. Per questo l'attuale fase istruttoria sarà svolta con particolare serietà».
Tutte di segno negativo le considerazioni dei consiglieri. «Sono sconcertato - ha esordito Nerio Giovanazzi - perché si parla di un'opera colossale come se si trattasse di una passerella.
Conosciamo il progetto dai giornali, ma non sappiamo nulla del rapporto costi-benefici, dell'utilità futura di un impianto che fra qualche anno potrebbe risultare tecnologicamente superato e neppure del pesante impatto ambientale in un'area di grande pregio naturalistico come questa». Michele Nardelli del Pd ha rammentato la posizione nettamente sfavorevole alla realizzazione di questo e altri simili impianti già espressa dal Consiglio provinciale con l'approvazione di un ordine del giorno collegato alla finanziaria. Il dispositivo impegna la Giunta a valutare preventivamente le istanze di concessione relative ad impianti di accumulo mediante pompaggio, per salvaguardare l'interesse pubblico, e a garantire il coinvolgimento delle comunità locali. Intanto è nato un comitato di cittadini contrario a questo progetto. Giorgio Leonardi (Pdl) ha chiesto più informazioni perché l'opera «non sembra rispettosa del nostro ambiente naturale».
Al termine del dibattito l'assessore Pacher si è impegnato a riferire alla Giunta «il senso di questa discussione» e ha precisato che se del progetto è stata investita la Provincia prima dei comuni ciò è dovuto all'osservanza dell'attuale normativa, rispetto alla quale «il Consiglio provinciale ha sempre la possibilità di apportare modifiche».
Ha anche precisato che «è difficile legare l'utilizzo del bene acqua solo all'ente pubblico».
Vedi anche:
Nasce il comitato S.O.S. Altissimo
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