26.6.09

Besenello dice "no" a Tav e dighe

Perplessità su infiltrazioni e sull’impatto ambientale

BESENELLO - Né Tav, né dighe sull'Adige. Il consiglio comunale, unito come raramente succede, all'unanimità ha bocciato sia il mega progetto provinciale dell'alta velocità ferroviaria - in concreto, una nuova ferrovia che scende lungo tutta la valle dell'Adige, per il 90 per cento in galleria, costo stimato 2,7 miliardi di euro - sia la riedizione dei celebri «salti nell'Adige», già stralciati negli anni Novanta: due dighe a scopo idroelettrico (una tra Volano e Pomarolo, l'altra nel Comune di Besenello) proposte in concorrenza da Aquafil Power e Dolomiti Energia. «Pur essendo favorevole al trasferimento del trasporto merci da gomma a rotaia - si legge nel testo della delibera sulla Tav, condivisa da tutto il consiglio - l'amministrazione comunale rileva troppe incertezze tecniche che non permettono di esprimere un parere favorevole. Nella relazione idrogeologica si evidenziano, infatti, molti problemi legati alla possibilità di intercettazione delle falde acquifere che alimentano gli acquedotti». Gli altri elementi critici rilevati dal consiglio sono gli scavi, lo stoccaggio dell'enorme quantità di materiale di risulta e il suo trasporto, che impegnerebbe le strade per anni e anni, congestionandole. Infine, i cantieri, che «occuperebbero elevate porzioni di terreno agricolo, con perdita di produzione e deturpamento del paesaggio».
Per quanto riguarda le dighe sull'Adige, la situazione è diversa, ma l'esito lo stesso. Il Comune, infatti, è chiamato a valutare, preventivamente all'attivazione del procedimento amministrativo di concessione di nuove derivazioni d'acqua a scopo idroelettrico (chieste da Aquafil Power e da Dolomiti Energia), se sussistono prevalenti interessi pubblici ad un diverso uso delle acque rispetto a quello idroelettrico, o un prevalente interesse ambientale incompatibile con la derivazione. «All'interno del progetto di Agenda 21 Locale "L'area tra due città" - dice la delibera - che ha coinvolto i comuni di Aldeno, Besenello, Calliano, Nomi e Volano e le circoscrizioni di Mattarello e Ravina-Romagnano, sono state individuate delle azioni da realizzare nell'area interessata dalle opere di derivazione».
La delibera fa qui riferimento, in particolare, a due distinti progetti: uno per realizzare un parco fluviale lungo l'Adige, l'altro per recuperare la navigabilità del fiume, storicamente presente, a scopi turistici: «Il progetto delle dighe sul fiume Adige contrasta in modo molto evidente con quanto individuato nel Piano di azione del progetto di Agenda 21 Locale - dice chiaro il consiglio comunale - che costituisce un documento di programmazione condiviso fra più amministrazioni. Si ritiene pertanto di non condividere i progetti presentati».
«Sono contenta di aver trovato la massima condivisione del consiglio su temi di questa rilevanza - commenta il sindaco Carmen Manfrini - anche perché, diversamente, la nostra comunità sarebbe disorientata. Sul tema delle grandi infrastrutture occorre comunicare un senso di sicurezza, mentre questi progetti avrebbero un impatto grave sull'ambiente della Vallagarina».

di Michele Comper

Fonte: l'Adige del 24 giugno '09

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