3.4.08

Pinzolo – Campiglio, il comune frena

Sospensione dell’iter per delle integrazioni, altre osservazioni critiche. Una “pausa” alla Via – tre associazioni contro.

Giovedì scorso, il Comune di Pinzolo ha chiesto di sospendere la procedura di Via per il collegamento Pinzolo-Campiglio, per integrare la documentazione depositata. Per farlo ha 180 giorni di tempo, ma è presumibile che ciò avvenga molto prima. Nel frattempo, su richiesta dell'unità operativa della Via, sul progetto il Parco Adamello-Brenta ha trasmesso un proprio parere tecnico. Fra le osservazioni allo studio depositate alla Via, oltre a quelle fortemente critiche della Sat ci sono quelle, parimenti negative, del consigliere provinciale Roberto Bombarda , altre di svariati privati proprietari dei masi (interessati al passaggio degli impianti) e quelle - anche queste negative - di Wwf, Italia Nostra e Legambiente. E ieri, le tre associazioni hanno riassunto le ragioni della netta contrarietà al progetto. Eccole in sintesi. Puza del Fò-Plaza - Impatto «assai elevato», sotto il profilo paesaggistico-ambientale e per la presenza di specie faunistiche. Plaza, snodo degli impianti, è «porta di ingresso al cuore del Brenta, forma un unicum ambientale di importanza mondiale e costituisce una delle ragioni particolari del fascino del Brenta». La stazione di arrivo/partenza «avrà un effetto dirompente, l'impianto taglierebbe senza possibilità di mitigazione proprio la zona di prati, pascoli, masi e antiche case da mont immediatamente all'intorno, un'area che racchiude alcune fra le più caratteristiche espressioni del paesaggio e dell'arcchitettura alpina giudicariese». Di grande valenza paesaggistica è ritenuta anche l'area dell'impianto Sant'Antonio-Plaza. Tulot-malga Cioca - La pista, viene detto, «produrrà uno squarcio», deborda dall'area sciabile e arriva a quota molto bassa, 853. La mobilità alternativa - «Usando onestà intellettuale, tale qualifica dovrebbe essere fermamente respinta», perché i proponenti indicano più volte il fermo impianti nel periodo estivo (il sistema si avvarrebbe di bus). Non convince il risparmio energetico sui consumi del 31% (1920 veicoli giornalieri sottratti alla strada). Le incidenze - L'analisi viene nettamente contestata: «I problemi vengono tutti minimizzati o sottovalutati, le specie si ipotizza possano spostarsi dalle fonti di disturbo, inclusi orso e gallo cedrone; «l'aquila reale viene considerato un etereo componente della stratosfera». Conclusioni - «Documento generico, incompleto e fuorviante rispetto al contesto ambientale in cui si progetta il collegamento. Inaccettabile sotto tutti i punti di vista l'intero progetto». Roberto Bombarda - Le osservazioni del consigliere verde «demoliscono» il collegamento come progetto di mobilità e si concludono con un appello: «Non ha alcun senso il coinvolgimento dell'area di Plaza. Perché mai da Mavignola, per andare a Campiglio, si dovrebbe "entrare" in Val Brenta? Perché fermare gli automobilisti a Mavignola quando andrebbero invece "intercettati" a Carisolo? È Plaza che va tutelata sopra ogni altro luogo, poiché l'infrastrutturazione forzata di Plaza con l'interscambio degli impianti porterà giocoforza alla sua successiva urbanizzazione, in luoghi di eccellenza ambientale e paesaggistica. Desidero pertanto chiedere di tener conto del valore incalcolabile dei luoghi interessati e di voler assumere decisioni nel reale interesse dell'intera comunità trentina. Vi prego di salvaguardare Plaza e Fogajard, se avete a cuore il futuro del Trentino!».

l’Adige 26/03/2008

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