28.3.10

Centrali del Baldo bocciati i progetti


ALTO GARDA - Respinti i due progetti di centrale idroelettrica sotto il monte Baldo. La giunta provinciale ha bocciato ieri le due proposte con le quali si chiedeva di costruire due grandi impianti sotterranei tra Tempesta, sul lago di Garda (a sud di Torbole) e la cima Altissimo di Nago, sul monte Baldo. Le due ipotesi erano state avanzate dalle cordate Eisakwerk (Hellmuth Frasnelli) e Progetto Altissimo (Eva energie Valsabbia, Ft Energia e Sws Engineering). Le domande non sono state accolte per «prevalenti interessi generali a carattere ambientale, socio-economico e paesaggistico». Tecnicamente le delibere riguardavano l'ammissibilità alla fase istruttoria delle due richieste di «derivazione per pompaggio d'acqua» dal lago di Garda fino a quota 1600 circa, sotto l'Altissimo, dove sarebbe stata accumulata in 16 chilometri di gallerie a spirale poste in orizzontale, un centinaio di metri sotto il suolo; l'acqua poi sarebbe stata fatta scendere in condotta forzata sull'ipotizzata centrale a Tempesta. Il sistema, in ogni modo, avrebbe impiegato più energia elettrica, per pompare l'acqua in salita, di quanta non ne avrebbe prodotta, poi, nel rilascio a Tempesta. C'era però una grossa ragione economica alla base della richiesta dei due gruppi imprenditoriali, incentrata sul valore altalenante dell'energia che consente di creare consistenti utili alle società che gestiscono impianti: infatti di notte, quando l'elettricità costa meno, chi gestisce una centrale di questo tipo compera energia a basso costo per pompare l'acqua nei serbatoi in alto; di giorno, poi, quando il prezzo dell'energia è al massimo, l'acqua viente fatta cadere in basso sulle turbine, per produrre energia da vendere. «Molto bene - è felice Giovanni Mazzocchi , uno dei responsabili del comitato Sos Altissimo - è un delibera "politica" molto importante. Siamo contentissimi: il nostro lavoro assieme a quello fondamentale delle istituzioni ha prodotto il risultato che tutti ci aspettavamento e che la gente trentina si attendeva. Per una volta i poteri forti non hanno prevalso». Anche il sindaco di Nago Torbole, Luca Civettini , è soddisfatto: «Davvero una bella notizia - dice - prendiamo atto che anche a livello provinciale hanno recepito quanto pensavano i cittadini. Su questa faccenda si sono mossi tutti. Come consiglio comunale c'era contrarietà unanime. Erano progetti insidiosi perché partiti in sordina. C'era un grande timore di trovarci di fronte ai giochi fatti. L'abbiamo scampata bella perché c'erano grosse cordate dietro». «La questione - ha commentato il presidente della Provincia, Lorenzo Dellai - era molto sentita perché erroneamente in questi mesi si è accreditata l'idea che la Provincia avesse già deciso per il sì anche se mi sono sgolato per dire che non erano vero. Il fatto è che tutti possono proporre progetti ma poi è la Provincia a valutare. E noi questo abbiamo fatto, in maniera seria e approfondita, concludendo che si trattava di proposte che per gli interessi generali, per quelli ambientali ed economici andava rigettata. Era nella logica delle cose». La giunta ha tenuto conto delle espressioni dei consigli comunali altogardesani e ha rispettato l'ordine del giorno del consiglio provinciale che non voleva fossero costruiti serbatoi artificiali con mere funzioni di sfruttamento energetico. «L'entità dei progetti proposti e gli impatti ambientali - si legge nella delibera - sono tali che le loro realizzazioni non appaiono il linea con le scelte della Provincia in tema di sostenibilità del proprio sviluppo e in merito alle esigenze di tutela dei Sic (siti naturalistici di valenza europea) e delle zone a protezione speciale». I due impianti proposti non sarebbero poi «compatibili con i vincoli urbanistici» e non consentirebbero di preservare «l'ecosistema delle acque del lago e l'importante ruolo di naturalità e integrità nonché di immagine, associato al territorio del Garda». st.is.

Le due cordate: Eisackwerk e Progetto Altissimo

EISACKWERK
Il progetto proposto dalla società Eisackwerk srl di Bolzano prevedeva il prelievo d’acqua per una portata di 46 metri cubi al secondo, la costruzione di un serbatoio di 1 milione di metri cubi con una potenza di turbinamento fino a 940 MW. Eisackwerk fa capo a Helmuth Frasnelli, imprenditore altoatesino; soci minori sono Renate Vieider e Karl Pichler (Flumen srl).

PROGETTO ALTISSIMO SRL
Secondo l’idea della società Progetto Altissimo srl si ipotizzava, invece, un prelievo dal Garda di 74 metri cubi al secondo, la costruzione di un serbatoio di 1,6 milione di metri cubi con una potenza di turbinamento fino a 1440 MW.
La società Progetto Altissimo srl raccoglie l’imprenditoria trentina e sudtirolese, anche se a tirare le fila è il bresciano Pietro Bonomini che controlla Progetto Altissimo attraverso E.Va energie Valsabbia in cui compaiono anche l’ex presidente dell’Enel, Chicco Testa, e Franco Bernabè , amministratore delegato di Telecom e presidente del Mart. Un terzo della società Altissimo è della cordata trentino-sudtirolese con la Sws engineering di Paolo Mazzalai e la Ft
energia spa (Lunelli, Metalsistem, Edilbeton Trento, Petrolvilla e Bortolotti spa e le due holding Finanziaria trentina ed Euregio finance, il salotto «buono» dei finanzieri).

Fonte: l'Adige del 27 marzo 2010