14.6.10

«Veleni più vicini a casa con la nuova delibera»


Il Comitato: dai 50 ai 30 metri per irrorare

Con la delibera della giunta provinciale del 19 maggio, in 18 sui 32 Comuni interessati dalla coltivazione intensiva di mele della Valle di Non, potrà essere diminuita la fascia di distanza dalle case abitate oltre la quale non è possibile attualmente usare gli atomizzatori. Dai 50-60 metri si passerà a 30. Il Comitato per il diritto alla salute in Val di Non ha scritto al presidente Dellai, all'assessore alla salute Rossi, al consigliere Bombarda e alla Terza Commissione consiliare e, anche, a Marino Simoni del Consorzio dei Comuni, per chiedere una revisione della nuova determinazione. Intanto, anche a seguito delle analisi fatte fare in Toscana dal Comitato sulle urine di 8 persone (di cui 3 bambini) un gruppo di contadini della media valle ha deciso di sostituire alcuni prodotti irrorati dai loro atomizzatori, evitando quelli considerati tra i più dannosi alla salute. La giunta provinciale - dicono Sergio Deromedis e Marco Osti del Comitato - con le sue "Linee guida in materia di utilizzo sostenibile dei fitofarmaci" rischia di farci fare un salto indietro. Se la delibera di maggio verrà applicata in 18 Comuni su 32 verrà ridotta la distanza dalle case in cui è possibile fare uso degli atomizzatori: dai 50-60 metri attuali ai 30 ma "derogabili a zero" se si dispone di atomizzatori particolari e migliorativi che, però, sono molto delicati nel loro uso. Per questo abbiamo scritto a Dellai, Rossi, Bombarda e Simoni, per allertarli». A detta del Comitato, che sull'argomento ha tenuto negli ultimi mesi 22 serate pubbliche ed incontrato oltre 3.000 persone, la delibera in questione presenterebbe anche aspetti poco veritieri. «Dice di aver tenuto conto dei punti di vista dei coltivatori e della popolazione residente. Ma la popolazione non ci risulta sia stata in qualche modo sentita e noi del Comitato certamente non siamo stati contattati». Cosa chiedete alla politica in questo senso? «Chiediamo i 100 metri di distanza dalle abitazioni per poter irrorare con gli atomizzatori». Il perché di questa richiesta è facilmente spiegabile: con le analisi fatte fare a laboratori specializzati non trentini dal Comitato. La prima aveva definito la presenza, in zone di melicoltura intensiva, di principi attivi, e quindi di veleni, anche dentro le case. La seconda è andata oltre. Commissionata al Laboratorio di sanità pubblica dell'Area Vasta (Toscana, Azienda Sanitaria di Siena, Usl 7) prevedeva le analisi dei contenuti delle urine di otto persone, tra cui tre bambini, che abitano in zona di meleto della Valle di Non. «È risultato che i bambini sono esposti al metabolita del Chlorpyrifos Etyl (3,5,6-Tcp), sei volte più del resto della popolazione. Nel corpo di un bambini cioè ne è stata reperita una quantità 6,3 volte maggiore rispetto ai valori normali di riferimento nazionale. Il normale sono 2,8 microgrammi per grammo di creatinina mentre le medie geometriche dei tre bambini hanno dato come risultato 17,54». Che tipo di veleno è? «Si tratta di un insetticida usato per combattere gli scopazzi e che è previsto dai protocolli di trattamento». Che danni può causare? C'è una casistica? «La rivista scientifica "The Lancet" dice che le donne in gravidanza, negli Usa, che sono entrate in contatto con questo prodotto, davano alla luce bambini con un cervello di diametro inferiore al normale. Le analisi da noi richiesto - dicono Deromedis e Osti - hanno dimostrato che nelle urine di una bambina di Cles sono stati riscontrati 44,59 microgrammi di quel prodotto, quando la misura di riferimento sarebbe 2,8. Si tratta di 16 volte di più. Ma le analisi hanno riscontrato anche la presenza di altri principi attivi, metaboliti di Imidacloprid e Deltametrid, due insetticidi. In questo caso però la scienza non ha ancora fornito limiti di riferimento. Così possiamo dire del Dmtp, altro insetticida individuato dalle analisi. Ecco perché ci pare estremamente contraddittoria la delibera della giunta provinciale».

di RENZO M. GROSSELLI, Fonte l'Adige del 11-06-2010