23.10.09

Il rio Bondai è patrimonio collettivo

fonte: l'Adige del 21.10.'09

San Lorenzo «Ci hanno tolto tutto, e il rio Bondai è patrimonio collettivo»
«Centrale, no giustificato»



SAN LORENZO IN BANALE - In attesa che il Comune di San Lorenzo porti in consiglio la questione, nel Banale continua il dibattito sul progetto del Ceis di sfruttare la sorgente stagionale dei Paroi e il torrente Bondai con una centralina idroelettrica. L'ingegner Matteo Tomasi , in una nota, afferma come non solo i pareri dei cittadini di San Lorenzo debbano essere ascoltati prima di prendere la decisione definitiva sul Bondai. «Desidero esprimere alcune mie considerazioni - scrive - in merito ai problemi connessi con l'ipotizzato utilizzo a fini idroelettrici di quel che resta del torrente Bondai, nel comune di San Lorenzo in Banale. Ritengo priva di fondamento l'osservazione, raccolta in paese, che il problema del ventilato depauperamento del rio Bondai, per la costruzione di una centrale, sia di pertinenza esclusivamente dei residenti e che pertanto le firme raccolte per la tutela del rio "provenienti da fuori" abbiano scarso peso. Credo che infatti l'ambiente sia patrimonio di tutti e mi chiedo se sia possibile che le Dolomiti vengano definite «patrimonio dell'umanità» e il territorio nel quale sono incastonate rimanga feudo solo di pochi locali. A conferma di ciò, evidenzio che il Bondai è inserito nell'elenco delle acque pubbliche, con vincoli di gestione e concessione all'uso che superano la giurisdizione dell'ente locale e fanno capo alla collettività, nella fattispecie rappresentata dalla Provincia. Invito quindi i residenti a firmare per la salvaguardia del Bondai e dell'ambiente, ma invito anche chi conosce San Lorenzo, chi è venuto per la Sagra della Ciuìga o in altre occasioni per visitare uno dei Borghi più belli d'Italia, a ritornare e a firmare perché questo paese conservi la sua qualifica. San Lorenzo infatti potrà mantenere la sua peculiarità, anche salvando un habitat unico che è ancora di estremo valore e fascino, pure avendo subito dei danni in questi ultimi anni. L'avversione alla centrale non è un fatto di egoismo, ma una giustificata opposizione, perché nel nostro "giardino idrografico" ci è stato tolto e rovinato quasi tutto: il torrente Ambiez spesso prosciugato, il lago di Nembia cancellato per anni e ripristinato artificiosamente, il lago di Molveno snaturato, il rio Bondai impoverito e tagliato da prese ed altre opere. Abbiamo dato quasi tutto, quel poco che resta ci sia lasciato». A. Z.

Vedi anche il gruppo nato su Facebook per la salvaguardia del Bondai
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